(Teleborsa) – Il recesso di “non preoccupa”. Così ha risposto Pier Silvio Berlusconi, AD di , a chi, al termine dell’assemblea degli azionisti che ha varato il maxi riassetto del gruppo, gli ha chiesto se fosse preoccupato che la società francese potesse esercitare il diritto con tutta la sua quota. “Siamo convinti che non abbiano alcuna intenzione di recedere. Inoltre, considerando quanto prevede il processo del recesso siamo abbastanza tranquilli che ci saranno altri investitori pronti a entrare in campo”, ha rassicurato il numero uno di Cologno Monzese.
Per quanto riguarda l’esito della votazione– che oltre a Fininvest, ha visto votare a favore del progetto il 4,94% del capitale e contro il piano, insieme a Vivendi, e in in assenza di Simon a cui i francesi hanno conferito il 19,19% del capitale del Biscione, il 3,72% del capitale – sempre Berlusconi ha poi commentato: “Mi sembra che il mercato ha votato più per noi, visti i numeri”.
“Sono soddisfatto – ha poi continuato – da oggi potrebbe partire in maniera concreta quello che è un progetto industriale che è l’unica vera strada possibile per crescere ed essere più competitivi”.
Infine, ribattendo alle parole del responsabile legale di Vivendi, Caroline Le Masne, che nel corso del suo intervento aveva affermato che “se ci si fosse basati su valori di governance appropriati” e se si fosse puntato “alla creazione di valore per tutti gli azionisti, Vivendi avrebbe approvato l’operazione”, Piersilvio Berlusconi ha asserito: “Oggi nelle sue dichiarazioni Vivendi si è fortemente contraddetta all’inizio ha detto che non c’era un progetto industriale poi alla fine ha detto che avrebbe votato a favore se non fosse stato per ragioni di governance, quindi contrari ai propri interessi”.
Secondo fonti finanziarie, sarebbe stata fissata per settembre 2020 la prossima udienza della causa civile tra Mediaset e Vivendi sul dietrofront dei francesi nell’acquisizione di Premium e sulla scalata al Biscione.
Vivendi è presente anche all’assemblea degli azionisti di Mediaset Espana che, dopo il via libera arrivato dagli azionisti della controllante italiana, ha approvato il riassetto del gruppo.
Il titolo di Mediaset vive a Piazza Affari un rialzo dell’1,40% mentre quello di Vivendi a Parigi un miglioramento dello 0,40%.