(Teleborsa) – L’aumento dell’IRES sui concessionari pubblici sarà di 3 punti, rispetto ai 2 ipotizzati dalle versioni precedenti dell’emendamento del Governo alla Manovra. È quanto si legge nel pacchetto di proposte dell’Esecutivo depositato in Commissione Bilancio del Senato.
Scatta, dunque, un aumento del 3%, dal 24 al 27%, sugli utili di tutte le società concessionarie di servizi pubblici che seguono il meccanismo dell’ammortamento finanziario delle infrastrutture. Si tratterebbe di tutte quelle società pubbliche affidatarie che gestiscono autostrade, porti, ferrovie, aeroporti, servizi di tlc e produttori di elettricità. Una sorta di “Robin tax” il cui extra-gettito sarà rivolto al miglioramento della rete infrastrutturale e dei trasporti e alla riduzione dei fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale.
Tra i correttivi più importanti ci sono quelli attesi su Plastic tax e tassazione auto aziendali.
Tra le principali correzioni in arrivo al Dl fiscale, dopo l’altolà della Commissione Bilancio che ha posto una serie di condizioni su alcune coperture delle misure approvate dalla Commissione Finanze, vanno intanto sicuramente menzionate: la riformulazione delle norme sulla nuova Rc auto familiare, l’abrogazione del prestito Ponte per Alitalia, l’ampliamento della platea dei contribuenti che potranno utilizzare il 730 e lo stop alla detrazione per l’acquisto di airbag per le moto.
I lavori della Commissione, che procederà con l’esame del decreto a partire proprio dai correttivi presentati, riprenderanno alle 19.30, quando è atteso l’annuncio del voto di fiducia da parte del Governo.