Con 166 voti a favore, 128 contrari e nessun astenuto, al termine di una lunghissima giornata, il Governo ha incassato la fiducia sul maxiemendamento alla manovra in Aula del Senato.
Di fatto, il sofferto passaggio a Palazzo Madama ha comportato un vero e proprio restyling del testo, con correzioni decise anche fuori dal Parlamento con vertici di maggioranza fiume a palazzo Chigi per trovare l’intesa sulle correzioni. Modifiche più o meno rilevanti che hanno fatto salire l’entità della manovra oltre i 31 miliardi e che vedono anche lo stralcio di 15 commi dichiarati inammissibili dalla Presidenza del Senato.
STOP CANNABIS LIGHT
Lo scontro più duro si è consumato nella mattinata di ieri sulla contestatissima norma che dava il via libera alla cannabis light. Il provvedimento, a firma del senatore cinquestelle Mantero e approvato dalla maggioranza in commissione Bilancio – è stato stralciato dal maxi emendamento presentato dal governo alla legge di bilancio perché giudicato “inammissibile” dalla presidente del Senato per “estraneità di materia“. A chiedere il vaglio dell’ammissibilità la Lega, che ha dichiarato battaglia alla norma assieme a Fdi. La misura prevedeva che la canapa industriale con un contenuto di Thc non superiore allo 0,5% non venisse più considerata come una sostanza stupefacente. Noanche alrinvio della fine del mercato tutelato dell’energia.
LE PRINCIPALI NOVITA’
Pioggia di rilievi dalla Ragioneria generale dello Stato tutti recepiti nel testo finale del provvedimento. In particolare, chiesto lo stralcio della norma sulla sospensione del reddito di cittadinanza in caso di lavori brevi. Tra le novità approvate in Commissione Bilancio le modifiche alla plastic tax che scende a 45 centesimi al chilo e scatta a luglio. Tassato anche il tetrapack mentre restano fuori la plastica riciclata, e i dispositivi medici.
Dal 2021 nuova stangata sulla benzina con un ritocco all’insù delle clausole di salvaguardia sulle accise. Arriva, poi, la cosiddetta Robin tax sui concessionari. Si tratta di un aumento dell’Ires del 3,5%, dal 24 al 27,5%, per tre anni sugli utili delle concessionarie pubbliche di porti, aeroporti, autostrade e ferrovie. Tra le altre modifiche del passaggio al Senato, arriva il ‘bonus facciate’ con una detrazione del 90% divisa in dieci anni per le spese sostenute nel 2020 per interventi per il recupero o restauro della facciata esterna degli edifici. Dalla norma sono esclusi gli alberghi.
GUALTIERI: “PICCOLO MIRACOLO” –
“Il voto del Senato ci consegna una maggioranza solida e coesa e una manovra che esce non solo confermata ma anche rafforzata nel suo impianto”. Queste le prime parole del Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri. “Con un governo insediato da pochi mesi, che ha ereditato una situazione difficile, questa legge di bilancio può essere considerata un piccolo miracolo”. “Dopo il voto finale alla Camera, partirà il lavoro sulle grandi riforme a partire dall’alleggerimento del carico fiscale per i redditi medi e bassi, e sugli investimenti e su una nuova politica industriale sempre più orientata all’innovazione, allo sviluppo e alla sostenibilità”.
DA RENZI SI’ CONDIZIONATO –
“Non neghiamo la fiducia al governo ma chiediamo un cambio di passo affinché il 2020 sia l’anno della ripartenza” ha detto il leader di Italia Viva Matteo Renzi intervenendo in aula nel corso delle dichiarazioni di voto sulla fiducia alla legge di bilancio. L’ex Presidente del Consiglio è tornato alla carica su plastic e sugar tax sulle quali “nei prossimi mesi il Parlamento dovrà intervenire. La plastic tax non consentirà ai mari di essere più puliti ma ai lavoratori a vivere con maggiore difficoltà. Lo stesso vale per la sugar tax. Si rischia di colpire le aziende italiane” ha detto ancora Renzi. “Dobbiamo discutere dell’Italia dei prossimi dieci anni e non di misure semplicistiche e demagogiche”, ha sottolineato.
CHE SUCCEDE ORA?
Dopo il via libera al Senato, il testo passa ‘blindato’ all’esame della Camera che lo approverà in via definitiva in seconda lettura, in una procedura del tutto inusuale per una legge di Bilancio dello Stato.