Dopo Medjugorie, arriva il turno di Lourdes. Come accaduto nel 2017 per il santuario bosniaco, anche per il santuario francese arriva un “commissario”.
Come si legge su Vatican News, magazine online curato dal Dicastero per la comunicazione del Vaticano, il vescovo ausiliare di Lille Antoine Hérouard è stato nominato delegato “ad nutum Sanctae Sedis” (a disposizione della Santa Sede) per il santuario di Lourdes. Di fatto, è stato chiamato a presiedere il Consiglio di amministrazione del luogo di culto mariano. Il suo compito sarà di vigilare sulla gestione di Lourdes, troppo attenta al lato economico e poco a quello spirituale. Ma partiamo dal principio.
Negli ultimi anni il numero di turisti che hanno visitato il santuario mariano incastonato tra i Pirenei francesi è crollato in maniera repentina, sino a dimezzarsi. Tra le cause si segnalano le alluvioni che hanno colpito la cittadina Transalpina nel 2015 e le ondate di attentati terroristici in Francia, che hanno allarmato fedeli e pellegrini, che hanno annullato in massa viaggi già programmati o, più semplicemente, hanno scelto di non partire.
Per porre rimedio, il vescovo Nicolas Jean René Brouwet, pastore di Tarbes e Lourdes, aveva affidato la gestione commerciale e amministrativa dei luoghi delle apparizioni mariane a Guillaume de Vulpian. Il manager, con un passato ai vertici di Renault, aveva il difficile compito di risanare i bilanci e rimpinguare le casse a fronte del calo di visitatori. Così, de Vulpian ha dato il via a una vera e propria manovra di austerity che ha consentito di ridurre le spese di gestione e aumentare i ricavi. Il bilancio, da un decennio circa in rosso, è tornato in attivo grazie a un aumento dei ricavi di circa 30 milioni.
Insomma, una gestione impeccabile dal punto di vista economico, ma che non è piaciuta troppo dalle parti di San Pietro. Anche se l’annuncio è stato di Monsignor Rino Fisichella, presidente del Pontificio consiglio per la Nuova Evangelizzazione, l’ordine di “commissariare” la gestione economica e amministrativa di Lourdes è arrivato direttamente da Papa Francesco. Il Pontefice, si legge nella lettera inviata a monsignor Antoine Hérouard, “desidera che i centri di devozione mariana diventino sempre di più un luogo di preghiera e di testimonianza cristiana corrispondenti alle esigenze del popolo di Dio”.
Il compito che il Papa ha affidato a monsignor Hérouard è semplice, almeno in apparenza. Il prelato, che comunque non lascerà il proprio incarico a Lille, dovrà restituire spazio all’aspetto pastorale, individuando “quali ulteriori forme il santuario di Lourdes possa adottare, oltre alle molteplici già esistenti, per divenire sempre di più un luogo di preghiera e di testimonianza cristiana corrispondente alle esigenze del Popolo di Dio”.