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I 4 fattori che influenzano i tassi di interesse del vostro mutuo

Prima di richiedere un mutuo dovete sapere che ci sono quattro fattori che, attualmente, condizionano maggiormente i tassi di interesse di un prestito.

Per correttezza, tuttavia, bisogna priva fare una premessa, ovvero: generalmente gli interessi calcolati su un prestito, nella maggior parte dei casi, dipendono dalle condizioni di mercato (vigenti al momento in cui si fa richiesta). Detto ciò, comunque, vi sono accorgimenti che potrebbero garantirvi al momento della stipula del mutuo la migliore tariffa possibile. Vediamo quali.

1. Ottenere un buon punteggio di credito. Ad influenzare tanto la percentuale di interessi in un mutuo sarà il vostro punteggio di credito. Si tratta di una cifra numerica che banche e società finanziarie attribuiscono ai loro creditori. Più è alto questo numero e più sono le possibilità che un creditore restituisca i soldi ricevuti in prestito (e minori saranno quindi i rischi a cui andrà incontro la banca).

Se siete intenzionati a richiedere un prestito, dunque, è molto importante lavorare prima sul vostro punteggio di credito. Questo sarà alto se e solo la vostra situazione finanziaria e debitoria risulta essere florida. Assicuratevi, quindi, di non avere debiti pendenti con il fisco e/o di non essere rimasti indietro con il pagamento di determinate rate (anche le piccole spese saranno valutate).

2. Scegliere un garante. Se il vostro punteggio di credito non è dei migliori, per ottenere dei tassi di interesse favorevoli potete sempre ricorrere ad un garante. Qualcuno che, con il proprio patrimonio, sia in grado di rassicurare la banca. In questo modo dimostrerete che, in caso di imprevisti o emergenze, sarete in grado di saldare il vostro debito complessivo ricorrendo – appunto – ai beni presentati come garanzia. Il patrimonio, ovviamente, può essere anche il vostro.

3. Non scegliere – se possibile – i prestiti a lungo termine. I piani di rimborso dei prestiti di oggi sono sempre diversi e, solitamente, adattati alle esigenze dei creditori. I più diffusi sono quelli con rate spalmate nell’arco di 15 o 20 anni, anche se a volte si arriva a 30. Quello che dovete sapere, però, è che più lunghi sono i termini di rimborso e più alti saranno i tassi di interesse, viceversa, i tassi migliori sono spesso più facilmente ottenibili con i prestiti a breve termine.

4. Tasso fisso e tasso variabile. A scegliere il tipo di tassi di interesse del vostro prestito, in ultima analisi, sarete voi. Banche ed istituti di credito, difatti, danno anche la possibilità di scegliere tra tasso fisso e tasso variabile. Nel primo caso i tassi di interesse fissi sono generalmente superiori ai tassi regolabili dall’inizio. Tuttavia, rimangono gli stessi per l’intera durata del prestito.

I prestiti a tasso variabile, invece, iniziano con un basso tasso di interesse e, dopo un determinato periodo di tempo, la loro tariffa si adegua ai tassi di interesse correnti. L’importi delle rate, a questo punto, aumenteranno rispetto all’inizio.

La decisione finale dovrà essere presa tenendo conto delle vostre necessità ma, in ogni caso, è sempre meglio non farsi prendere dalla fretta e valutare attentamente accordi, clausole e offerte di ogni banca o istituto di credito.


Fonte: https://quifinanza.it/finanza/feed/

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