(Teleborsa) – La fusione Fca-Psa sarà un’opportunità per “creare qualcosa di davvero speciale” e di far nascere un “gruppo leader nella mobilità sostenibile, in grado di cogliere le tante opportunità di una nuova era”.
Così il presidente di Fiat Chrysler Automobile, John Elkann, in una lettera ai dipendenti in merito all’unione con Peugeot, ufficializzata in mattinata.
Nel congratularsi con Mike Manley, Elkann spiega come ci sia “ancora molto da fare per formalizzare il progetto” ma di essere colpito “dallo spirito e dall’energia che ho visto nei team di entrambe le aziende mentre lavoravano per raggiungere quella che diventerebbe un’unione di trasformazione profonda“.
“Vedo l’opportunità di creare qualcosa di davvero speciale insieme – un gruppo che riunisce le capacità, l’intelligenza e la passione di due aziende forti e di successo, attingendo il meglio da entrambe. Il nostro obiettivo comune è quello di creare un gruppo leader nella mobilità sostenibile, in grado di cogliere le tante opportunità’ di una nuova era“, aggiunge il presidente di Fca.
L’unione, sottolinea ancora Elkann, avrà “un reale equilibrio nella governance e nella gestione del gruppo che stiamo progettando, cercando di identificare e riconoscere in maniera adeguata i punti di forza di entrambi i partner”.
Entusiasmo più trattenuto invece da parte del governo francese e i sindacati italiani. Il ministro dell’Economia Bruno Le Maire ha infatti avvertito che sarà “particolarmente vigilante sul mantenimento dell’impronta industriale in Francia” riguardo alla fusione Fca-Psa, “sulla localizzazione dei centri decisionali e sulla conferma dell’impegno del gruppo alla creazione di una filiera industriale europea delle batterie elettriche”, come si legge in un comunicato del ministero.
“Grande attenzione” da parte della sindaca di Torino Chiara Appendino che vedrà nei prossimi giorni i vertici del Gruppo “per conoscere quali effetti avrà il progetto di fusione per i siti produttivi presenti in città e nell’area metropolitana del capoluogo piemontese”.
Più scettica la Fiom-Cgil di Torino che la definisce “una fusione rischiosa”. “La necessità di un’alleanza era un dato di fatto per Fca perché da sola avrebbe fatto fatica a mantenere le posizioni in un mercato internazionale competitivo. Al momento le uniche due cose davvero sicure sono: il dividendo speciale di 5,5 miliardi di euro che intascheranno gli azionisti e il fatto che la Fiat ha vissuto ieri il suo ultimo giorno perché è chiaro che il pacchetto di controllo è in mano alla sponda francese”, ha commentato il segretario della Fiom di Torino, Edi Lazzi.
Per la segretaria della Cisl, Anna Maria Furlan, la fusione dal punto di vista industriale “è assolutamente importante e significativa”, come ha commentato su Radio1. “Non c’è dubbio che il piano industriale deve dare garanzie per l’occupazione per i siti italiani. È ovvio che finché non abbiamo rassicurazioni la preoccupazione c’è, ma ci sono tutte le condizioni, dal punto di vista della proiezione per il futuro di un grandissimo gruppo industriale, di poter immaginare anche aspetti positivi“, ha concluso