(Teleborsa) – Procede l’iter della Nota di aggiornamento al Def con un primo sì incassato dalla maggioranza. Il Senato ha infatti approvato la risoluzione per il rinvio del pareggio di bilancio con 169 voti a favore, 123 contrari, 4 astenuti.
In Aula è stato il viceministro dell’economia, Antonio Misiani, a sostenere la replica sul NADEF, chiarendo alcuni passaggi chiave. Il viceministro ha infatti dichiarato che uno dei punti cardini della manovra sarà la lotta all’evasione, a partire da “interventi sull’evasione fiscale dei prodotti petroliferi”.
In manovra “non ci saranno condoni, a differenza delle precedenti: chiudere la stagione di condoni e sanatorie è una delle misure più forti per il recupero di un ammontare di evasione che è un elemento di ingiustizia sociale e sleale concorrenza“, ha aggiunto Misiani.
A chi avevo definito la manovra “debole e senz’anima”, Misiani ha ricordato che “trenta miliardi per gran parte sono assorbiti dalla disattivazione delle clausole di salvaguardia degli aumenti dell’Iva: è un ammontare record. I 23,1 miliardi di questa manovra sono il valore più elevato di sempre”.
Altro tema che sarà presente in manovra è quello del taglio al cuneo fiscale che, a differenza di quanto fatto nel 2014-2015 non sarà finanziato “con nuove clausole di salvaguardia, ma in un quadro pluriennale in cui disattiviamo la clausola 2020 e riduciamo quelle degli anni successivi. Lasciamo alla prossima legge di bilancio un’eredità meno pensate di quella che abbiamo trovato”, ha replicato il viceministro.
Welfare e famiglie, il governo conferma l’inserimento in manovra di misure per “ampliare l’offerta di asili nido e azzerare le rette per le famiglie a reddito basso e medio. È un primo passo”, ha rilevato Misiani, ricordando come l’Italia ha “il tasso di occupazione femminile del 50% inferiore di 18 punti al tasso di occupazione maschile e quello di 13 punti al tasso medio europeo”.
In manovra non ci sarà l’assegno per i figli a carico perché l’obiettivo attuale è il “riordino degli strumenti” attuali a sostegno delle famiglie. “Il tema di grande complessità, non riusciremo ad affrontarlo in questa legge di bilancio”.
Infine, sul tema del limite all’uso del contante, il governo attuerà una politica di incentivi “attraverso il sostegno ai mezzi di pagamento elettronici” senza “prevedere invece penalizzazioni“. Misiani ha poi chiarito che dalla lotta all’evasione fiscale l’esecutivo si aspetta entrate pari allo “0,4 punti di pil, circa 7,4 miliardi di euro di recupero di evasione”.
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