(Teleborsa) – Le “Compagnie crocieristiche”, attraverso l’Associazione internazionale che le rappresenta (CLIA), sono determinate a lavorare per preservare il futuro di Venezia. Ritengono infatti possibile conciliare “l’unicità di Venezia” con il turismo crocieristico, che contribuisce per 150 milioni di euro ogni anno all’economia della città, che è programmato e organizzato con anticipo e che genera migliaia di posti di lavoro. Proprio per questo, fin dal 2012 le Compagnie sono tra le prime a chiedere una rotta alternativa per spostare le grandi navi dalla Giudecca e hanno per questo realizzato studi e simulazioni, collaborando sempre con le istituzioni locali e nazionali.
Le Compagnie ritengono che quanto individuato dal Comitatone nel 2017, oltre a essere l’unica proposta finora ufficiale, sia anche la migliore scelta possibile. In particolare, chiedono a tutte le parti coinvolte nella questione veneziana la massima rapidità nel far partire i lavori per il dragaggio del canale Vittorio Emanuele, così da tracciare la nuova rotta per le navi più grandi.
“L’industria crocieristica ha lavorato diligentemente con istituzioni locali e nazionali e locali affinché le navi più grandi potessero arrivare alla Stazione Marittima di Venezia senza passare per il canale della Giudecca – spiega Adam Goldstein, Chairman di CLIA – e siamo d’accordo con le soluzioni adottate dal “Comitatone” nel 2017 e anche con l’utilizzo del canale Vittorio Emanuele come il modo migliore e più prudente per spostare le grandi navi dal canale della Giudecca. Le compagnie crocieristiche auspicano e supportano l’adozione urgente di questa soluzione”.
Nella riunione di Roma del cosiddetto “Comitatone” del 7 novembre 2017 tenuta al Ministero Infrastrutture e Trasporti presente l’allora Ministro Graziano Delrio, fu infatti individuata concordemente come “far cessare” i transiti nel bacino di San Marco e nel Canale della Giudecca.
“Dopo tanti mesi di studio e di lavoro molto serio – aveva annunciato Delrio quel giorno di inizio novembre 2017 – abbiamo trovato una soluzione vera. Via le Grandi Navi dalla Giudecca, dal bacino di San Marco, e la soluzione definitiva è che le Grandi Navi arriveranno a Marghera, e si fermeranno nel Canale Nord. Non vi sono interferenze con il traffico commerciale quindi le due attività possono coesistere,
Parteciparono al “Comitatone”, oltre al Ministro MIT, Dario Franceschini (Ministro dei Beni culturali, Artistici e del Turismo); Pier Paolo Baretta (sottosegretario Economia e Finanze); il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia; il Sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro; il Sindaco di Chioggia, Alessandro Ferro; il Sindaco di Mira, Marco Dori; il Sindaco di Jesolo, Valerio Zoggia; il Sindaco di Cavallino-Treporti, Roberta Nesto; il Presidente del Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale, Pino Musolino; il Provveditore interregionale Roberto Linetti e i Rappresentanti dei Ministeri dell’Ambiente, dell’Istruzione, della Presidenza del Consiglio e del Ministero Infrastrutture e Trasporti.