(Teleborsa) – Il discorso programmatico del Premier Giuseppe Conte è una “agenda di lavoro ambiziosa che tiene insieme le riforme istituzionali e le riforme economiche e sociali”. Lo afferma Confcommercio, secondo cui “si tratta ora di capire come, in concreto, sarà tradotto il perseguimento di una politica economica espansiva compatibile con gli equilibri di finanza pubblica”.
Un punto impegnativo che va chiarito con l’imminente Nota di aggiornamento al Def (Documento di Economia e Finanza, ndr) e con le specifiche misure della Legge di bilancio“.
L’organizzazione dei commercianti “ribadisce ancora una volta l’esigenza prioritaria di disinnescare compiutamente gli aumenti Iva previsti a legislazione vigente: perché oltre 50 miliardi di euro di maggiore Iva tra il 2020 e il 2021 si tradurrebbero in effetti economicamente recessivi e fiscalmente regressivi. Per il resto, bene l’annunciata riduzione del cuneo fiscale a vantaggio dei lavoratori, perché se ne gioveranno potere d’acquisto e domanda interna”.
“Serviranno scelte impegnative – prosegue Confcommercio – per questo auspichiamo che si apra tra Governo e parti sociali una fase di confronto intenso e strutturato. A partire da una risposta alla questione del salario minimo fondata sulla valorizzazione della contrattazione collettiva tra chi realmente rappresenta il mondo delle imprese e del lavoro”.