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Cibo e Finanza: ora Wall Street investe sui veggie burger

Hambuger vegetali di nuova generazione: scoppia il boom ed è subito corsa all’investimento.

Sotto i riflettori di Wall Street c’è ora il “veggie burger”, ovvero un panino vegetale che emula la classica carne per sapore e consistenza, ma che in realtà viene costruito in laboratorio.

Si tratta di una “rivoluzione” alimentare che prevede la sostituzione della carne a base di proteine animali con quelle a base vegetale. Molte di queste nascono in laboratorio e utilizzano materie prime a base di piante geneticamente modificate. Una spinta che arriva direttamente dalla nuova richiesta di mercato e che vede in prima linea le generazioni di consumatori più giovani come i Millenials.

Il punto di partenza è rappresentato da una sempre maggiore attenzione verso la sostenibilità, la salute degli uomini e degli animali e la preoccupazione nei confronti dei cambiamenti climatici.

La carne (soprattutto quella rossa) se consumata in eccesso può portare allo sviluppo di patologie e anche alla formazione di tumori, motivo per cui – tra le altre cose – il mercato si sta muovendo verso un’alimentazione più sana e più “vegetale”. A conferma di questo andamento, arrivano anche le stime di Barclays secondo cui nel prossimo decennio, il mercato di questi hamburger “diversi” potrebbe crescere arrivando al 1.000%, per un giro complessivo di affari di circa 140 miliardi.

Un buon motivo per spingere diverse società a investire in questo nuovo mercato promettente. Se fino a poco tempo fa il trend era infatti rappresentato dalla produzione di proteine animali, ora la tendenza va nel senso opposto.

Tra i primi investitori figura Beyond Meat, una start up che producendo hamburger vegetali ha visto raddoppiare il prezzo delle sue azioni nelle contrattazioni che hanno preceduto la quotazione.

All’appello non manca McDonald’s che ha inziato la vendita dei veggie burger in Germania, ma anche Burger King che entro la fine dell’anno lancerà un menu che comprende un hamburger vegetale. Ad investire in questo mercato c’è anche la start up Lighlife: i suoi veggie burger verranno venduti a breve dalla catena di supermercati americani “Whole Foods”.

Tuttavia, il rischio di andare incontro a delle perdite è dietro l’angolo. Solo qualche anno fa ad esempio, la catena “Wendy’s” aveva introdotto sul mercato degli hamburger a base di fagioli che non hanno riscontrato il successo sperato.


Fonte: https://quifinanza.it/finanza/feed/

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