(Teleborsa) – Al termine di un vertice tra ministero del Lavoro, azienda e sindacati è stato raggiunto l’accordo sulla Cigs per i lavoratori di Alitalia, prorogata fino al 31 dicembre 2019 con un numero massimo di personale da collocare in cassa a rotazione, sospesi fino a un massimo di zero ore, “di 75 unità per il personale navigante comandanti, di 320 per il personale navigante di cabina e di 680 per il personale di terra”.
È quanto specifica la nota diffusa dal ministero del Lavoro dopo l’incontro sull’ex compagnia di bandiera. Per quanto riguarda i versanti finanziari e l’operatività in senso stretto – si legge ancora nella nota la gestione commissariale di Alitalia “adotterà le misure e le soluzioni di volta in volta maggiormente idonee a contemperare le esigenze, da un lato, di contenimento e ottimizzazione dei costi e, dall’altro, di continuità del servizio, tenuto conto dei riflessi stagionali tipici del trasporto aereo”.
Alitalia si è impegnata – conclude la nota – “a rafforzare i percorsi di formazione e riqualificazione dei lavoratori interessati dal programma di Cigs al fine di favorire la possibile ricollocazione del personale nel ciclo produttivo”.
La firma dell’accordo non ha cancellato le preoccupazioni dei sindacati sulle sorti della compagnia. La proroga “avrà durata di tre mesi, fino al 31 dicembre 2019, contrariamente a quanto aveva inizialmente richiesto l’azienda, che avrebbe voluto prolungarla fino a marzo 2020”, scrivono in una nota unitaria Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti .
L’anticipo “è stato richiesto da noi per ottenere finalmente certezze circa il rifinanziamento strutturale del fondo di solidarietà del trasporto in scadenza il prossimo dicembre e per la necessità di conoscere gli intendimenti sul piano industriale”.
“L’esito del confronto – prosegue la nota – ha consentito di ridurre significativamente il numero delle unità coinvolte dalla cassa, rispetto a quelle previste dal precedente accordo di ottobre dell’anno scorso, prima della stagione invernale”.
“Ora il Governo – concludono i sindacati – deve fare la propria parte, assumendosi le responsabilità con un piano di vero rilancio della compagnia, che consenta la piena occupazione e l’avvio del confronto sul rinnovo del contratto nazionale sezione vettori”.