Stop agli interferenti endocrini presenti in materiali che entrano in contatto con gli alimenti, ma anche nei cosmetici e nei giocattoli: questa la risoluzione approvata dal Parlamento europeo.
Gli EDC, ovvero gli interferenti endocrini, possono mettere in pericolo la salute delle persone. In particolare, mettono a repentaglio la riproduzione in quanto hanno un’influenza diretta sugli ormoni. Si tratta infatti di sostanze che alterano la regolare funzione degli ormoni, provocando effetti negativi sull’individuo stesso, ma anche sui figli che concepirà.
Una motivazione più che esplicativa e che è stata presentata dal Parlamento europeo. La richiesta fatta alla Commissione europea è di fare qualcosa, applicando le giuste misure per proteggere la salute dell’uomo e dell’ambiente.
Già diverso tempo fa la “Società Endocrina” aveva lanciato l’allarme su queste sostanze potenzialmente nocive e che favoriscono lo sviluppo di disturbi all’apparato riproduttivo, ma contribuiscono anche alla nascita di obesità, diabete e problemi di natura neurologica. E la notizia non poteva che essere vista con entusiasmo dalla stessa Società Endocrina: “Il passaggio della risoluzione – ha affermato Angel Nadal, Ph.D. e presidente del gruppo consultivo EDC della Società – riflette anni di advocacy da parte della Società Endocrina come un’autorità scientifica che richiede una regolamentazione basata sulle evidenze di EDC”.
Tra gli interferenti endocrini ci sono anche la diossina, gli ftatati, il benzene, gli idrocarburi aromatici e il Bisfenolo A. quest’ultimo è probabilmente uno dei più conosciuti ed è stato messo al bando a partire dal 2011 sempre dall’Ue, in quanto presente nei biberon realizzati in materiale plastico.
Ed è proprio la plastica a costituire uno dei principali veicoli per queste sostanze dannose e che come sappiamo, è uno dei materiali più prodotti e più presenti sulla terra.
In virtù di questo, viene chiesta la regolarizzazione della presenza di queste sostanze appunto in giocattoli, cosmetici e negli involucri che proteggono gli alimenti. Ma non solo: il Parlamento spinge perché si effettuino ulteriori studi e approfondimenti sugli interferenti endocrini.
Un passo importante che ha come obiettivo quello di tutelare la salute di tutta la popolazione mondiale. La richiesta è di arrivare entro giugno 2020 a vietarne la presenza nei prodotti commercializzati.