(Teleborsa) – Come sarà la pasta fra 30 anni? Una domanda che è lecita, nell’ambito dell’enogastronomia. Il quesito che si vorrà rispondere durante la 21ma edizione del World Pasta Day è relativo all’evoluzione della pasta, in un pianeta che in 10 anni ha visto un aumento del consumo che va da 9 a circa 15 milioni di tonnellate annue, con l’Italia che resta punto di riferimento non solo sulla produzione, ma anche nel modo di cucinarla e mangiarla.
In questa occasione, per 7 giorni, dal 18 al 25 ottobre, i pastai italiani celebreranno l’unicità di questo alimento con una kermesse che coinvolgerà i migliori chef italiani ed internazionali. Tradizione, menù etici, ricette glocal, ingredienti innovativi, attenzione a salute e ambiente: ecco le 6 principali tendenze che caratterizzeranno il consumo di questo alimento nei prossimi 30 anni, evidenziate da pastai, sociologi, esperti di consumo, sostenibilità e food.