(Teleborsa) – Unioncamere ha rilevato che la produzione industriale piemontese nel secondo trimestre 2019 ha segnato, per il quarto trimestre consecutivo, una variazione tendenziale negativa (-0,8%). Tendenza in positivo invece quella dell’Emilia-Romagna, nonostante un rallentamento del prodotto interno lordo.
Vincenzo Ilotte, Presidente di Unioncamere Piemonte. “Il nord del Piemonte, che non può avvantaggiarsi del buon risultato dell’industria alimentare, soffre proprio nei comparti che lo hanno sempre caratterizzato quali mezzi di trasporto, industrie elettriche ed elettroniche e filiera tessile. Solo adottando misure ad hoc e politiche attive che facilitino l’attività delle nostre imprese, garantendo condizioni di insediamento e crescita occupazionale e promuovendo una vera valorizzazione del nostro know-how, si potrà rimettere in moto la nostra macchina produttiva“
Secondo lo studio, in Piemonte va male la chimica (-1,2%) e i metalli segnano una contrazione dell’1,4%. Il calo del tessile (-2,3%) e dei mezzi di trasporto (-5,1%) appare ancora più consistente. In controtendenza il comparto alimentare, la cui produzione cresce del 3,5%. Con il segno più anche la meccanica, che incrementa la produzione dello 0,8%. Stabile l’andamento delle industrie elettriche ed elettroniche (+0,1%).
La tendenza dell’Emilia-Romagna invece, si conferma migliore di quella nazionale (+0,1% nel 2019 e +0,6 nel 2020), per capacità di crescita la regione continua a essere al vertice nella graduatoria di tutte le regioni italiane nel 2019 e lo sarà anche nel 2020, insieme al Veneto, ma staccando più nettamente la Lombardia.