(Teleborsa) – chiude i primi 9 mesi dell’anno con un utile contabile di 191,1 milioni di euro, sostanzialmente allineato ai 210,5 milioni del pari periodo del 2018, dopo aver scontato rettifiche per 75 milioni legate alla cessione di sofferenze leasing e factoring (escludendo tali maggiori rettifiche, l’utile contabile risulterebbe in crescita di oltre il 26% e quello normalizzato di oltre il 22%). L’utile che esclude poste non ricorrenti si attesta a 243,4 milioni rispetto ai 260,6 milioni precedenti.
Il risultato della gestione operativa cresce del 9,6% a 900,2 milioni (o dell’11,2% al netto dei contributi sistemici), conseguenza sia del buon andamento dei proventi operativi (+1,4% a 2.689,4 milioni) che della continua riduzione dei costi (-2,3% a 1.789,2 milioni o -3,7% al netto dei contributi sistemici).
I ricavi “core” (margine d’interesse e commissioni) appaiono sostanzialmente stabili a 2.528,6 milioni (-0,36%): l’importante crescita delle commissioni nette a 1.215,5 milioni (+2,3%) ha consentito di compensare in gran parte la flessione del margine d’interesse a 1.313,1 milioni (-2,7%). E’ migliorato il risultato della finanza, che ha registrato un utile di 46,1 milioni, da raffrontarsi con un risultato modesto di 1,4 milioni nel 2018.
UBI Banca si conferma sempre più solida, avendo ridotto fortemente gli attivi non performanti. Sono stati significativamente ridotti i crediti deteriorati lordi (-2,2 miliardi rispetto a settembre 2018 e -1,4 miliardi su dicembre 2018, principalmente tramite gestione interna). Lo stock di crediti deteriorati totali lordi si è attestato quindi a 8.312,8 milioni (9.002,8 a giugno 2019) in diminuzione del 14,4% rispetto ai 9.716,8 miliardi del 31 dicembre 2018.
Il CET1 ratio è salito al 12,09% (senza includere DTA future né azioni di ottimizzazione) dall’11,42% nel settembre 2018 e dall’11,34% a dicembre 2018.
UBI ha anche annunciato che valuta la cessione di un portafoglio di mutui residenziali in sofferenza per un ammontare lordo di circa 800 milioni con Gacs, da ealizzarsi auspicabilmente entro fine anno.
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