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Turismo, i piccoli musei rivivono grazie al “Circuito condito ad arte”

(Teleborsa) – Parola d’ordine sinergia. Spesso dimenticati ed esclusi dagli itinerari del turismo “mordi e fuggi” di massa i piccoli musei, preziosi custodi di storia e tradizione, si organizzano e fanno rete. Nasce così, tra Umbria e Lazio, il “Circuito condito ad arte”, originale ed efficace iniziativa volta a valorizzare e sostenere le realtà locali del territorio.

Con un unico biglietto è possibile visitare i musei che aderiscono alla rete in un itinerario fatto di arte e sapori locali. In questo modo, mettendo insieme risorse molto diverse tra loro, il patrimonio locale si veste di un nuovo appeal e viene condiviso in una proposta turistica che crea valore. Con i suoi tornanti e paesaggi mozzafiato, per chi lo desidera, il Circuito si presta ad essere effettuato a bordo di auto d’epoca, moto, Ferrari e auto sportive.

Un viaggio che parte dal Museo Scuderia Traguardo di Amelia che ha sede nella più vecchia autofficina e rimessa pubblica della città, riaperta per gentile concessione degli eredi del “Mago dei Motori”, il celebre pilota e motorista amorino, Rinaldo Tinarelli. La tradizione motoristica di Amelia, “Terra di Mille Miglia”, si unisce al sapore di un prodotto tipico del territorio i Fichi Girotti, prodotto ufficiale della Corsa e ancora oggi realizzati a mano secondo l’antica tradizione. Sempre ad Amelia – borgo che all’interno del Museo archeologico “Edilberto Rosa” custodisce la celebre statua bronzea del Germanico – l’arte si unisce all’ospitalità tra le mura cinquecentesche di Palazzo Venturelli sede del piccolo Museo del vino e del mosaico.

Seconda tappa del circuito è Lugnano in Teverina borgo noto per la Collegiata dedicata a Santa Maria Assunta e per la collezione mondiale di varietà di olivi che conta oltre novecento esemplari di 300 diverse varietà provenienti da tutto il mondo. Qui tra i musei che aderiscono al tour troviamo il Museo Civico e il Museo della Grande Guerra che vanta una collezione di cimeli unici.

Proseguendo il tour, particolare e, senza dubbio, unico nel suo genere è il Museo dell’Ovo Pinto di Civitella del Lago che attraverso un concorso, promuove l’antica tradizione della decorazione delle uova in occasione di Pasqua, divenute negli anni vere e proprie opere d’arte.

Dal punto di vista enogastronomico il territorio è ricco di spunti ed eccellenze locali, come il Museo del Vino e delle Scienze Agroalimentari di Castiglione in Teverina inserito nei locali della ex Cantina Vaselli. Una vera e propria “cattedrale”distribuita su cinque piani. Mentre a Montecchio il protagonista è l’olio con il Museo Bartolomei.

In territorio laziale, il tour prevede una tappa a Montefiascone dove nel Museo Laboratorio di Tipografia Silvio Pellico è possibile sperimentare le antiche tecniche di stampa.

Il Circuito si chiude a Bagnoregio, comune noto per la sua Civita, “la città che muore”. Qui, ultima tappa del circuito, è il Museo Piero Taruffi dedicato alla memoria del grande pilota e ingegnere.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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