(Teleborsa) – Dissipati i dubbi sull’economia italiana, grazie all’azione del governo, le stime di crescita contenute nel DEF vengono confermate anche perché l’azione del governo ha rafforzato la credibilità del Paese. Sono i temi centrali affrontati dal ministro dell’Economia Giovanni Tria nel corso del suo intervento all’assemblea di Abi per il centenario dell’associazione che si è tenuta a Palazzo Mezzanotte a Milano.
SFUMATI I DUBBI SU ITALIA – Aprendo il suo intervento, alla presenza tra gli altri del Capo dello Stato Sergio Mattarella e del premier Giuseppe Conte, Tria ha ricordato lo “scenario significativamente diverso” di un anno fa.
“Sono sfumati, di fronte alla realtà dei fatti e delle azioni, i dubbi che si erano immotivatamente diffusi circa la coerenza delle politiche del governo con il quadro di regole europee”, ha dichiarato il ministro, confermando “la ferma volontà del governo di mantenere l’Italia nel ruolo che gli compete nel disegno di un’Europa più convergente, più competitiva e più attenta agli squilibri sociali e al conseguimento di una crescita inclusiva ed equilibrata”.
“Anche il quadro macroeconomico internazionale è profondamente mutato“, ha aggiunto Tria che ha elencato i fattori che stanno incidendo a livello globale e locale, a partire dalla “debolezza del commercio internazionale e i suoi riflessi sull’attività manifatturiera a livello globale”, le “guerre commerciali e le misure di restrizione delle importazioni”.
CONFERMATE STIME PIL – A fronte di un rallentamento globale, Tria ha voluto confermare le stime di crescita del DEF. “Tenendo conto del contesto internazionale e dei segnali di forte inversione ciclica, ritengo che la previsione di crescita dello 0,2% reale e 1,2% per quella nominale sia ancora valida, seppure permangano rischi al ribasso, connessi anche agli andamenti di alcuni principali partner europei”, ha dichiarato, specificando per il 2020 una previsione di crescita dello 0,8%.
La debolezza del commercio internazionale e dell’attività manifatturiera a livello globale sono dunque “fattori esogeni” per l’Italia con impatto su importazioni e investimenti imprese. “Stiamo rispondendo su due direttrici – afferma Tria – Per il commercio, il governo è orientato alla difesa e alla promozione del multilateralismo e degli accordi di libero scambio, ma anche al miglioramento dei rapporti bilaterali con i partner economici e commerciali più importanti”.
L’AZIONE DEL GOVERNO – Fronte investimenti, Tria ha ricordato le “misure di sostegno alla crescita e alle opere pubbliche con decreto crescita e lo sblocca cantieri” adottate dal governo, insieme ad “altre misure di sistema per il rilancio degli investimenti pubblici. “Ritengo che il governo debba continuare in questa direzione“, ha aggiunto, sottolineando che “gli investimenti pubblici di qualità rappresentano la chiave per la competitiva e l’attrattività del sistema Italia.
Il ministro si è poi soffermato sui dati positivi del mercato del lavoro, “i più alti dai tempi della crisi”, ricordando l’accordo con l’UE di fine 2018 e il recente successo sullo stop della procedura d’infrazione per debito eccessivo come pedine fondamentali per il rilancio del lavoro di governo.
SPREAD IN CALO – “Senza tagliare alcuna spesa programmatica e solo con l’assestamento di bilancio per il 2019, abbiamo rafforzato la credibilità nazionale e la fiducia nel Paese“, ha dichiarato Tria che è tornato sul “significativo ridimensionamento dello spread” e sulla necessità di “consolidare i risultati con misure alternative all’aumento dell’IVA”.
UNIONE BANCARIA – Fronte Europa, Tria ha ribadito la volontà del governo di incidere sulle politiche europee verso “un modello di crescita europeo maggiormente sostenuto dalla domanda interna. L’intento del governo è rimasto lo stesso di un anno fa: coniugare crescita economica, coesione sociale e sostenibilità finanziaria”.
Anche per questo è “urgente e necessario fare passi in avanti il completamento dell’unione bancaria, affinché la strategia UE risulti efficace e sia esplicitata in tutte le sue componenti”, citando in particolare l’Edis, il sistema europeo di assicurazione dei depositi.
BANCHE ITALIANE – Infine, sulle banche, Tria ha ricordato le riforme del settore bancario degli ultimi anni che “hanno contribuito al superamento della crisi finanziaria restituendo all’Italia un settore bancario più solido ed efficace. Occorre mantenere la rotta della strategia applicata finora che, se perseguita con convinzione supporterà la crescita della aziende e sosterrà il benessere delle famiglie”