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Tria: minibot non allo studio, sarebbero illegali e aumenterebbero debito

(Teleborsa) – Il ministro dell’Economia Giovanni Tria torna a bocciare i cosiddetti minibot per pagare i debiti della pubblica amministrazione: sarebbero illegali e avrebbero come effetto l’aumento immediato di deficit e debito. Rispondendo al question time alla Camera, Tria ha affermato: “Non sono allo studio misure finalizzate all’emissione” di “titoli di Stato di piccolo taglio in formato cartaceo” poiché “non sussistono motivi per liquidare i creditori della pubblica amministrazione con mezzi diversi dal denaro avente corso legale”.

Secondo il titolare di Via Venti Settembre “l’emissione dei minibot comporterebbe l’aumento immediato del debito pubblico poiché se utilizzati per far fronte ai debiti commerciali connessi alla fornitura di beni e servizi sarebbero considerati come passività finanziaria tout court e quindi contabilizzati nel debito delle pubbliche amministrazioni”. Inoltre, ha aggiunto, “si avrebbe un corrispondente aumento del fabbisogno” e anche “dell’indebitamento netto”.

“I tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni – ha riferitoTria – sono in costante miglioramento come evidenza la riduzione progressiva dello stock di debiti commerciali. I tempi medi occorsi per saldare le fatture sono stati pari a 46 giorni con in media 1 giorno di anticipo rispetto ai tempi di legge. Questo dimostra l’efficacia del pacchetto di interventi normativi, non ultimo il meccanismo di anticipazione di liquidità previsto dalla legge di bilancio”.

“Qualora questi strumenti venissero utilizzati come mezzo di pagamento circolante avente una natura diversa da strumento di debito sarebbero illegali poiché in conflitto con quanto previsto dai Trattati europei”, ha concluso Tria.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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