(Teleborsa) – Il CdA di ha approvato il piano di rafforzamento patrimoniale e di ristrutturazione del debito del Gruppo.
In particolare, è stato deliberato: un aumento di capitale in opzione per 130 milioni, integralmente garantito dai soci FSII e Polaris e dalle banche finanziatrici; un aumento di capitale riservato alle banche finanziatrici per massimi 63,1 milioni mediante conversione di crediti e un aumento di capitale per circa 20 milioni a servizio dell’emissione di loyalty warrant.
Approvata anche la proposta di raggruppamento azionario secondo un rapporto di 1 azione ordinaria ogni 100 azioni esistenti da eseguirsi prima dell’avvio dell’aumento di capitale in opzione e un secondo raggruppamento da eseguirsi in base al medesimo rapporto successivamente all’esecuzione dell’aumento in opzione.
La manovra finanziaria – spiega la società – è finalizzata a mettere in sicurezza Trevi, attraverso il riequilibrio della propria situazione finanziaria e patrimoniale e il conseguente superamento dell’attuale situazione di crisi e di incertezza sulla continuità aziendale, ed è volta a permettere al Gruppo di tornare a livelli di fatturato e di marginalità pre-crisi, attraverso il raggiungimento dei target previsti dal piano industriale.
È infatti previsto che, tramite l’attuazione delle operazioni e la messa a disposizione delle risorse finanziarie previste dagli accordi di manovra, la Società sarà in grado di raggiungere, già a partire dall’esercizio 2020, ratio finanziari consolidati che attesteranno
una situazione finanziaria e patrimoniale sostenibile e risanata. In particolare, a partire dall’esercizio 2020, è previsto il raggiungimento di un rapporto tra indebitamento finanziario netto e Ebitda consolidati pari a circa 3x e un rapporto tra indebitamento finanziario netto e
patrimonio netto consolidati pari a ca. 1,2x, parametri in linea con i più rileventi competitor di mercato.