(Teleborsa) – ha chiuso il primo trimestre con ricavi che raggiungono 9 miliardi di euro, con una riduzione del 3,4% su anno quasi interamente imputabile – spiega la società – “al traffico voce internazionale di Sparkle; escludendo questa componente e i ricavi da prodotto, la variazione dei ricavi da servizi si riduce a -1,2%”.
L’Ebitda reported di Gruppo nei primi sei mesi è stato 4,1 miliardi di euro, con un incremento dell’8,9% grazie alla prosecuzione delle azioni di ottimizzazione dei costi e ad un saldo positivo delle partite non ricorrenti, che beneficiano per 662 milioni di euro dell’esito favorevole per TIM Brasil dei contenziosi relativi a una doppia imposizione fiscale in parte controbilanciati da 296 milioni di accantonamenti.
L’Utile reported si attesta a 551 milioni di euro (532 milioni di euro nel primo semestre 2018), beneficiando di proventi netti non ricorrenti per 53 milioni di euro.
L’operating free cash flow infatti ha raggiunto 1,5 miliardi di euro, con un miglioramento di 604 milioni di euro rispetto al primo semestre 2018, e l’equity free cash flow si è attestato a 786 milioni di euro, +526 milioni di euro su anno.
Conseguentemente l’indebitamento finanziario netto al 30 giugno si è ridotto di 539 milioni di euro da fine 2018 (e di 349 milioni di euro rispetto al 31 marzo 2019), raggiungendo 24,7 miliardi di euro.
Il gruppo conferma la guidance per il 2019.
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