(Teleborsa) – La chiamano già la nuova IMU. La proposta di legge depositata alla Camera lo scorso dicembre prevede la fusione tra IMU e TASI.
Un’unica imposta quindi che dovrebbe diventare la tassa principale su seconde case e immobili aziendali. Il piano – spiega a Il Sole 24 ore Alberto Gusmeroli (Lega) vice presidente della commissione Finanze della Camera e primo firmatario del testo – prevede una “semplificazione delle imposte” con un unico testo normativo che disciplina le imposte dirette locali sugli immobili.
Obiettivo quindi della nuova IMU è semplificare e ricondurre a un unico testo normativo la disciplina dell’imposizione immobiliare diretta locale.
L’imposta va a definire come regime per l’aliquota massima il 10,6 per mille come somma delle due tasse. “L’idea è fare un’unica imposta, neutra. Insomma, semplificare oggi per ridurre l’imposta domani – aggiunge Gusmeroli – . É un mix virtuoso. Ridurre la tassazione e semplificare i sistemi è il modo migliore per far emergere il sommerso e far crescere l’economia”.