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Svezia, Ambasciata contesta servizio TG2 su “immigrati nel Paese nordico”

(Teleborsa) – L’Ambasciata di Svezia in Italia ha chiesto al Tg2 di rettificare il servizio mandato in onda lo scorso 19 maggio su una presunta “invasione” di immigrati nel Paese, usato poi da Matteo Salvini per un post condiviso sui suoi profili.

La richiesta, inviata con una nota scritta, è stata resa nota anche sui social dell’ambasciata che ha elencato le “fake news” citate nel servizio a firma dell’inviata Manuela Moreno.

Nel dettaglio, l’Ambasciata ha specificato che “nel servizio si parla di oltre 60 quartieri ‘totalmente fuori controllo’, dove la polizia non entra e dove vige la sharia”, definite “no go zones”. “Non esistono ‘no go zones’ in Svezia”.

Si tratta in realtà, specifica il comunicato, “di aree socialmente vulnerabili dove, al contrario di ciò che si afferma nel servizio, è stata rafforzata la presenza della polizia negli ultimi anni“, accanto ad “attività rivolte ai bambini e ai giovani, investimenti nell’istruzione, maggiore sicurezza, aumento dell’occupazione”.

“Desideriamo inoltre precisare che in Svezia viene applicata la legge svedese in tutto il paese e la legge è uguale per tutti. Non esistono aree dove viene applicata la legge della sharia“, chiarisce la nota.

Anche sul “più alto numero europeo di stupri” citato nel servizio, l’Ambasciata spiega che “la statistica in questo caso dà un immagine errata della situazione”: il numero deriva infatti dalla legge svedese che ha fatto aumentare le denunce da parte delle donne.

È una vergogna che il vice premier italiano Matteo Salvini attacchi un Paese europeo amico diffondendo notizie false. Il reportage televisivo è deliberatamente distorto e con notizie false”, ha commentato l’italiana Anna Maria Corazza Bildt, eurodeputata e vicepresidente della Commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori, che vive in Svezia da 20 anni.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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