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Startup della Circular economy entrano in Fise Unicircular

(Teleborsa) – All’interno del Fise Unicircular, l’Unione Imprese dell’Economia Circolare, vede la luce un nuovo settore che prende il nome di “Progetti e impianti innovativi per la Circular Economy”. Il neo arrivato è indirizzato alle start-up che vogliono sviluppare idee e brevetti nell’ambito dell’economia circolare.

Dell’area emergente faranno parte aziende che hanno sviluppato, brevettato o realizzato progetti o impianti atti a consentire il riciclo di prodotti o materiali che fino ad ora non hanno trovato un adeguato trattamento, terminando in discarica o in impianti di incenerimento.

La struttura di Unicircular proporrà le proprie competenze in termini di conoscenza del mercato, delle norme in essere e dell’eventuale percorso di implementazione normativa che consenta l’operatività delle innovazioni proposte.

Tra le prime aziende aderenti – si legge nella nota ufficiale – ne segnaliamo due di particolare qualità: la Ecoplasteam Spa che, attraverso un innovativo processo brevettato consente la lavorazione del “pulper” derivante dal riciclo dei packaging in poliaccoppiato, oggi destinato alla discarica, e genera un nuovo materiale sotto forma di granulo plastico “glitterato” colorabile e perfettamente lavorabile per ottenere nuovi oggetti in plastica. La Korec Srl che ha messo a punto e brevettato un innovativo processo di riciclo termochimico in grado di trattare la vetroresina, oggi destinata in massima parte a discarica ed incenerimento. Il processo consente di recuperare dai rifiuti in vetroresina (presente in scarti industriali, prodotti dei settori aerospaziale, automobilistico, camperistico, navale marino, chimico, edilizio, agricolo, elettrico, etc), fino al 99% di fibra di vetro e fino all’85-90% di parte organica, sotto forma di liquido ancora in grado di polimerizzare e che, in quanto tale, può essere nuovamente immesso nella stessa filiera produttiva per la fabbricazione di nuovi manufatti in vetroresina.

Le aziende della nuova sezione – continua il comunicato – si distinguono nel panorama internazionale per l’innovazione e la qualità dei brevetti e delle tecnologie e dimostrano l’esigenza indifferibile ed urgente di avere in Italia una normativa sull’End of Waste flessibile che consenta l’autorizzazione e la realizzazione degli impianti nati dalle innovazioni e dai brevetti, pena la fuga verso l’estero di significativi investimenti e la perdita di opportunità di migliorare gli aspetti ambientali della gestione rifiuti.

A proposito del progetto, Andrea Fluttero, Presidente di Fise Unicircular, dichiara che “con questo nuovo settore intendiamo sostenere al meglio i bisogni e le necessità delle aziende virtuose e innovative del riciclo e dare un contributo sostanziale alla transizione verso un modello di Economia circolare nel nostro Paese”.

Il settore “Progetti e impianti innovativi per la Circular Economy” si affianca ai raggruppamenti già esistenti in Associazione, dei demolitori auto (Ada), dei produttori aggregati riciclati (Anpar), delle piattaforme Recupero (Assopirec), del recupero rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (Assoraee), del Consorzio Nazionale Abiti Usati (Conau), dei recuperatori della gomma (Unirigom).


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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