(Teleborsa) – Un team di ricercatori ENEA ha testato in condizioni di microgravità un innovativo sistema di raffreddamento ad alta efficienza per il funzionamento della sofisticata strumentazione elettronica a bordo delle navicelle spaziali.
Le prove sono state condotte in Francia, su sistemi avanzati di controllo termico “two-phase cooling”, durante la 72esima campagna di voli parabolici dell’ESA, che si svolgono a bordo di un aereo Airbus ZERO-G della società NOVESPACE di Bordeaux. Per ENEA si tratta della decima campagna sperimentale condotta insieme all’ESA. Per le prove sono state utilizzate sofisticate apparecchiature sperimentali, come ad esempio l’impianto MICROBO (MICROgravity BOiling) ed equipaggiamenti hi-tech.
Queste attività sono state condotte insieme alla startup “In Quattro”, uno spin-off dell’ENEA costituito con l’obiettivo di commercializzare la nuova tecnologia di controllo termico ‘two-phase cooling’ in altri mercati, oltre a quello aerospaziale.
“Questa tecnologia rappresenta un significativo passo in avanti rispetto ai sistemi adottati finora basati sul raffreddamento ad aria o a liquido, che hanno dimostrato forti limitazioni in termini di massima potenza termica asportabile”, sottolinea Giuseppe Zummo, uno dei ricercatori ENEA che ha testato il sistema.
“La ricerca ENEA può essere considerata tra le più avanzate al mondo nel campo della trasmissione di calore in assenza di gravità, grazie all’esperienza maturata con i voli parabolici e all’analisi dei dati raccolti in condizioni di microgravità”, aggiunge l’altro ricercatore Luca Saraceno.
“L’ebollizione e la condensazione, ossia la trasformazione di un liquido in vapore e viceversa, rappresentano i meccanismi di trasmissione del calore più efficienti che possano esistere in natura, ma sono molto complessi e ad oggi non c’è ancora una piena comprensione di questi fenomeni fisici, soprattutto in condizioni di assenza di gravità”, spiega Antonio Scotini, terzo membro ele team di ricerca.
Le prove si svolgono , che esegue in tre giorni novanta ‘parabole’ nei cieli della Francia. Grazie alle particolari manovre compiute dai quattro piloti, nel corso di ciascuna parabola è possibile ottenere, per circa 20 secondi, condizioni di assenza di gravità o per meglio dire di microgravità. E proprio in questi 20 secondi ricercatori provenienti da tutta Europa effettuano i loro test sugli impianti sperimentali montati a bordo dell’aereo, fluttuando nell’aria come astronauti.
Le tecnologie “spaziali” ENEA – MICDROBO, l’Orto hi-tech e il dispositivo per studiare la crescita delle piante in condizioni di “microgravità simulata” – sono in mostra in questi giorni a Roma al “New Space Economy – NSE ExpoForum”