(Teleborsa) – Gli Stati Uniti sarebbero pronti a varare le prime sanzioni contro la Turchia a seguito dell’operazione “Peace Spring” e della guerra scatenata contro i curdi nel nord-est della Siria.
Secondo quanto dichiarato da una fonte della Casa Bianca all’agenzia Bloomberg, le prime misure dovrebbero colpire singole persone: sempre secondo la stessa fonte, a Washington si starebbe ancora lavorando per capire quale strategia usare per gestire la crisi siriana, aperta anche grazie al ritiro delle forze USA dal Paese.
Nel frattempo, le truppe statunitensi hanno lasciato la loro postazione a sud di Kobane, dove si trovavano a difesa delle milizie curde dall’offensiva turca nel nord-est della Siria. A dirlo è la Cnn turca: secondo l’emittente, nell’area potrebbero arrivare nelle prossime ore le forze armate di Damasco, a cui i curdi hanno chiesto aiuto per affrontare Ankara.
Intanto, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha ribadito la sua posizione. “Andremo fino in fondo. Siamo determinati. Finiremo quello che abbiamo iniziato”, ha chiarito confermando di non volere interrompere l’offensiva contro i curdi.
“La Turchia è membro della Nato? Lo è. La maggioranza dei Paesi Ue sono membri Nato? Lo sono. Da quando le organizzazioni terroristiche vengono difese da membri della Nato?“, ha aggiunto Erdogan, accusando i Paesi europei della Nato di “ipocrisia” e “incoerenza” nel loro sostegno ai curdi in Siria.