(Teleborsa) – I sindacati metalmeccanici si rivolgono in una lettera ad ArcelorMittal e ai commissari straordinari, auspicando un “incontro urgente per discutere sulle prospettive e sul rispetto degli accordi e degli impegni assunti” al Ministero dello Sviluppo Economico. La richiesta arriva nel giorno in cui i legati del colosso franco-indiano hanno depositato all’iscrizione a ruolo in Tribunale a Milano l’atto di citazione per il recesso del contratto di affitto, preliminare all’acquisto, dell’ex Ilva. L’atto di citazione è dunque sul tavolo del Presidente del Tribunale di Milano Roberto Bichi che nella giornata di domani, mercoledì 13 ottobre, assegnerà il procedimento a una delle due sezioni specializzate in materia di imprese.
Giorni incandescenti per il Governo segnati da una escalation di eventi inaspettati che hanno creato preoccupazione e allarmismo con il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte che ha subito invitato il patron Lakshimi Mittal a sedersi al tavolo della trattativa aprendo alla possibilità di reintrodurre lo scudo penale qualora la multinazionale avesse deciso di rivedere la decisione di disimpegnarsi da Taranto. Dopo il nulla di fatto, il Premier ha chiesto a tutti i Ministri di presentare progetti e iniziative per far decollare quello che ha chiamato “Cantiere Taranto” al di là del nodo ArcelorMittal.
Ad oggi, il patron del colosso dell’acciaio non sembra intenzionato a fare dietrofront e a Palazzo Chigi si lavora senza sosta per evitare di restare col cerino in mano. E se, da un lato, nelle scorse ore è arrivata la dichiarazione del ministro dell’Economia Roberto Gualtieri che non ha escluso un possibile ruolo di Cdp (Cassa depositi e prestiti) nella ex Ilva, dall’altro la richiesta a Conte di riportare i Mittal al tavolo è fortissima, e arriva sia dalla politica che dal sindacato.