(Teleborsa) – Un rallentamento avvenuto nella seconda parte del 2018, nonostante una tendenza ad un’inversione di rotta registrata nel 2017. L’economia siciliana ha subito un brusco stop, allungando il divario di produttività già molto ampio nel confronto con la media nazionale.
La sede di Palermo della Banca d’Italia, ha fotografato questo momento non roseo, presentando il rapporto nel 2018 e rilevando comunque una crescita del valore aggiunto modesta, sostenuta dal settore industriale. Secondo Prometeia, la crescita del valore è dell’1,8% a fronte del 3,4 del 2017. Le imprese minori sono quelle che hanno sofferto maggiormente di questa situazione, mentre quelle grandi, con almeno 50 addetti e con un export maggiore, sono andate migliorando.
Il direttore della sede di Palermo di Bankitalia, Pietro Raffa, ha parlato di questo momento come “un indebolimento normale, vista la situazione del ciclo economico nazionale ed internazionale. La dimensione regionale non poteva non risentirne, e gli indicatori economici negativi sono degli ottimi spunti da cui ripartire”.