(Teleborsa) – E’ guerra aperta nel settore dello shale oil statunitense, dove è in corso una battaglia per la conquista di . Dopo l’ultimo rilancio di Occidental, si è chiamata fuori dalla partita , che pure era interessata a rilevare il business.
Chevron ha dunque abbandonato il proposito di rilevate la società, che controlla un ricco bacino di shale oil fra Texas e New Mexico oltre ad una serie di interessanti business africani, cui sarebbe interessata la francese Total.
Occidental Petroleum alcuni giorni fa ha ritoccato all’insù l’offerta a 76 dollari per azione, alzando la quota in contanti al 78% dal 50% e valorizzando il deal 57 miliardi di dollari. L’offerta di Chevron ritirata ammontava invece a 50 miliardi e prevedeva solo il 50% in contanti.
Tutti sereni? Chevron sicuramente sì perché non aveva nutrito chissà quale interesse per Anadarko, mentre l’operazione sostenuta dal Board di Occidental è malvista dai suoi azionisti, soprattutto i fondi, a dispetto del placet arrivato da Warren Buffett che si è impegnato a investire 10 miliardi di dollari in caso l’operazione vada in porto.
A trarre beneficio da questa operazione è anche la francese , cui verranno rivenduti i business africani per 8,8 miliardi di dollari, compreso il progetto LNG in Mozambico cui la big petrolifera europea è particolarmente interessata.