(Teleborsa) – La scarsità di collaboratori scolastici nelle scuole sta diventando un problema serio. Il sindacato della scuola, Anief, da anni rileva la grave assenza venutasi a determinare a seguito della Legge 133 del 2008 che ha soppresso quasi 50 mila posti di cui 47 mila in meno in un solo triennio, pari a quasi il 20% dell’intero organico.
“È bene che i nostri governanti si mettano finalmente in testa che il diritto all’istruzione dei nostri figli diventi una priorità da affrontare, da anteporre a molte altre spese che fanno capo allo Stato – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief -. Va fatto con il personale che per anni e anni si è fatto carico di coprire i posti vacanti, al pari di quello che si vuole fare contro gli oltre 11 mila ex lavoratori socialmente utili in procinto di essere stabilizzati proprio come collaboratori scolastici, dopo che si è tentato di stabilizzare sugli stessi posti anche il personale perdente posto delle province”.
E’ da tempo che il nostro sindacato – spiega il sindacalista autonomo – rivendica la copertura, “con altrettanti lavoratori precari, dei 20 mila posti vacanti e altri 60 mila da aggiungere se solo si desse vita al potenziamento anche per gli ATA e si trasformassero in organico di diritto i tanti posti oggi nascosti in quello di fatto solo per far cassa risparmiando su mesi estivi non assegnati e stipendi fermi alla miseria di quello iniziale”.
Il Presidente Anief ricorda che, il sindacato ha deciso di indire lo sciopero il prossimo 12 novembre, con sit-in davanti a Montecitorio, e di ricorrere in tribunale, anche per difendere i diritti lesi dei collaboratori scolastici, la categoria meno pagata di tutta l’amministrazione pubblica con remote possibilità di carriera per la mancata applicazione dei profili previsti dal Ccnl per i passaggi professionali verticali.
“Stiamo preparando degli emendamenti al disegno di legge di bilancio su organici, assunzioni e passaggi verticali – conclude Pacifico – . Li vedremo se la politica al di là delle emergenze e delle emozioni avrà la capacità di ascoltare e di dotare le scuole delle risorse umane e finanziarie necessarie”.