(Teleborsa) – Le prossime assunzioni del personale docente della scuola si attueranno con modalità innovative. A prevederlo è il decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 30 ottobre e adesso trasmesso alle Commissioni per il dibattito. “La norma – commenta Orizzonte Scuola – è stata pensata per ridurre il rischio che anche il prossimo anno scolastico – come già avvenuto nel 2018 e 2019 – possano rimanere scoperti posti sui quali il MEF ha autorizzato le assunzioni” e “riguarderà esclusivamente le assunzioni per l’anno scolastico 2020/21 e interesserà sia la secondaria che infanzia e primaria”.
Le immissioni in ruolo docenti utili per l’avvio dell’a.s. 2020/21 saranno caratterizzate dalla possibilità, per i docenti, di essere convocati anche in regioni diverse rispetto a quella in cui si è risultati vincitori e idonei. Si formeranno graduatorie ad hoc transitorie, utili allo scopo, in modo da mettere a disposizione i posti vacanti e disponibili residui dopo le normali procedure di attribuzione dei posti, a domanda dei vincitori e idonei inseriti nelle GM e nelle GMRE.
Sconcertato Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief: “siamo d’accordo col dare la possibilità ai docenti che vogliono di andare a collocarsi in province con maggiori possibilità di lavoro e di assunzione in ruolo, ma riteniamo assurdo bloccarli in quelle regioni perché si tratta sempre di una scelta volontaria che deve contemperare la possibilità di ricongiungersi ai propri affetti familiari”. “In occasione dello sciopero del 12 novembre chiederemo un emendamento ad hoc”, ha concluso il sindacalista.