(Teleborsa) – Ancora un anno senza completare i posti assegnati agli insegnanti a tempo indeterminato. Per il quarto anno consecutivo più del 50% delle nomine non assegnate e più di 150 mila precari al 30 giugno su 500 mila in lista. Secondo quanto riporta ANIEF, non si trovano insegnanti per le immissioni in ruolo e più della metà stanno saltando, quando ancora mancano dieci giorni, per concludere con il conseguente aumento del balletto delle supplenze cui gli studenti assisteranno ad anno scolastico iniziato.
Le convocazioni per le assunzioni a tempo indeterminato sono in pieno svolgimento, ma in alcune realtà territoriali il quadro appare già molto chiaro e conferma quanto il giovane sindacato autonomo temeva. Sul sostegno la situazione è disperata, perché quasi tutte le circa 14 mila cattedre destinate al ruolo andranno in supplenza a precari non specializzati. Secondo Marcello Pacifico, Presidente Nazionale ANIEF: “Il fenomeno è tanto più grave se si pensa che la Commissione Europea si troverà a breve tra le mani dei dati che confermano la totale inconsistenze e inefficacia del sistema di reclutamento scolastico italiano, dando così ragione ai dubbi già espressi qualche settimana fa nella una lettera di costituzione in mora partita da Bruxelles e indirizzata allo Stato italiano proprio per immotivato abuso dei contratti a termine”. “Si attiverà una procedura d’infrazione – conclude Pacifico – che porterà via molti soldi all’erario, per colpa di amministratori e governanti che non sanno gestire la macchina pubblica e chi vi opera professionalmente”.