(Teleborsa) – La sostenibilità non è un abito che si indossa, ma un cambiamento radicale, estremo, unico nel suo genere. Lo ha detto il CEO di saipem, Stefano CAO, nel suo intervento al 46mo Convegno nazionale Animp-Uami in corso oggi e domani a Genova. Un evento dedicato al tema della sostenibilità ambientale nei piani strategici delle aziende energetiche e delle opportunità offerte alle società che operano nell’impiantistica, che devono fare sistema.
“La sostenibilità è un cambio di paradigma, le aziende devono riorganizzarsi per affrontare il business. Se ne parla molto, ma credo che ci sia ancora molta strada da fare per ridefinire i processi e la cultura aziendale”, ha affermato Cao, aggiungendo che “l’obiettivo è accompagnare la transizione energetica che è già cominciata”.
Per il numero uno dell’azienda ingegneristica occorre “evitare di fare greenwashing” cioè dare solo una immagine positiva, continuando a condurre il business in modo molto tradizionale. “È necessario non solo un cambio di organizzazione ma soprattutto culturale, profondo”, ha affermato spigando che Saipem si è riorganizzata.
Un accenno anche al ruolo del gas, identificato come traghettatore verso nuove energie, più pulite, su cui la compagnia italiana si è focalizzata siglando proprio di recente un grande contratto in Mozambico con Anadarko. E sempre in tema di green energy, Cao ha proseguito “stiamo inoltre sviluppando una serie di tecnologie verdi collegate allo sviluppo dell’eolico, soprattutto nell’offshore viste le nostre conoscenze e competenze, e di prodotti, anche chimici, basati sull’utilizzo delle energie verdi”.
“Aziende come Saipem – ha concluso – possono fare da traino a tutto il sistema Paese e allo sviluppo delle infrastrutture, agendo come parte attiva, muovendosi in giro per il mondo, andando a cercare le opportunità di business”.