(Teleborsa) – ha annunciato oggi risultati trimestrali piuttosto positivi, che hanno rilevato un ritorno all’utile nel 1° trimestre per 29 milioni di euro ed un aumento dei ricavi del 12,6% a 2.156 milioni di euro.
Nel corso della conference call sui risultati, l’Ad Stefano Cao ha risposto ad una domanda sul prezzo del petrolio che afferma esser caratterizzato da una “dinamica difficilmente prevedibile” e sugli investimenti nel settore oil, per i quali si incominciano a intravedere i primi “deboli” e non “non chiari” segnali di ripresa.
“Percepiamo che siamo in una fase evolutiva pur con segnali molto deboli di una ripresa dei progetti”, ha spiegato il numero uno della società, aggiungendo che n molti casi si tratta di “decisioni finali di investimento” legate a fattori di “carattere strutturale” delle compagnie petrolifere che devono ricostituire le scorte.
Cao ha parlato anche del progetto Tortue assegnato da BP spiegando che ha un valore complessivo di 500 milioni di euro, comprensivo di un primo contratto annunciato in precedenza ed un secondo contratto che è stato aggiudicato dopo la chiusura del trimestre.
In merito all’arbitrato con Gazprom, l’Ad ha affermato “contiamo di arrivare ad accordo in tempi brevi o molto brevi”. L’eventuale accordo con Gazprom per chiudere questo lungo contenzioso – ha aggiunto -ò aprirà nuove opportunità commerciali, incluso un progetto per la costruzione di una pipeline in Serbia, di cui è vicinissima la conclusione.
Sul capitolo LNG, Cao ha ribadito che è un ambito strategico per Saipem ed ha citato alcuni progetti: quelli più promettenti sono in Qatar per la costruzione di impianti di liquefazione ed il progetto Artic 2, ma nella seconda metà dell’anno potrebbe giungere a conclusione anche un altro progetto in Mozambico con Eni ed Exxon, mentre sembrerebbe per ora più defilata l’aggiudicazione dell’altro progetto con Anadarko acquisita da Shell.
Sul progetto TAP non c’è alcuna novità, il manager ha affermato che per la parte italiana le attività di costruzione proseguono e stanno avanzando anche quelli dall’altra parte.
Le rinnovabili – ha spiegato Cao – sono una grande opportunità per il futuro e Saipem sta investendo sull’innovazione, con il progetto degli “aquiloni”, che considera fra i “cambiamenti cosiddetti epocali” e soprattutto per le wind farm, per le quali ci sono doversi progetti che stanno venendo fuori nel Mare del Nord e altrove.
Per quanto concerne il ripensamento delle attività del drilling, l’Ad di Saipem ha escluso che per ora si possa intravedere una vendita che “distriggerebbe valore”. “Valutiamo operazioni con altri operatori interessati a condividere – ha affermato – ma sempre in ottica di mantenere presenza nel business, con una controparte adeguata a farlo crescere e cavalcare ripresa che ci aspettiamo in futuro”.