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Saipem, approvato il bilancio 2018. Offshore rimane “core business”

(Teleborsa) – Via libera dell’Assemblea di al bilancio 2018, che si è chiuso con ricavi pari a 8.526 milioni di euro, un EBITDA adjusted di 1.002 milioni di euro e un risultato netto negativo per 472 milioni di euro.

La transizione verso un nuovo e più sostenibile scenario energetico sta finalmente accelerando – dichiarano il Presidente Francesco Caio e l’Amministratore Delegato Stefano Cao nella Lettera agli Azionisti letta nel corso dell’Assemblea tenutasi a San Donato Milanese – . Dopo un lungo periodo di stasi, gli investimenti in infrastrutture stanno gradualmente ripartendo con un netto orientamento verso fonti e tecnologie che vedono nella maggiore sostenibilità ambientale la loro cifra distintiva. Saipem guarda con prudente ma motivato ottimismo a questa evoluzione: grazie al percorso di trasformazione e rilancio avviato in questi anni l’azienda ha ulteriormente rafforzato la sua base di competenze, asset e tecnologie per soddisfare la domanda di energia sostenibile.

I due manager ricordano che nel corso del 2018 si è concluso il processo di cambiamento organizzativo della Società, approvato a luglio 2018 dal Consiglio di Amministrazione, pilastro del rilancio strategico, che si basa su: il riposizionamento del portafoglio di business, il de-risking e la diversificazione delle attività, la riduzione del debito e la disciplina finanziaria, l’ottimizzazione dei costi e dei processi e un focus sempre più marcato verso tecnologia e innovazione.

In particolare, il business Engineering & Construction Offshore rimane il nostro “core business”, ove consolidare e rafforzare la posizione di leadership tramite investimenti mirati e cooperazioni volte a migliorare l’offerta di servizi integrati, anche in settori diversificati quali maintenance, modifications and operations, decommissioning e rinnovabili; il business Engineering & Construction Onshore continuerà a focalizzarsi sul completamento del turnaround volto al recupero della marginalità, anche mediante misure quali il de-risking dei progetti in corso e il riposizionamento del portafoglio, con focus sempre crescente sulla transizione energetica; per i business Drilling Onshore e Offshore, continueranno gli sforzi di ottimizzazione delle operazioni, di espansione geografica e di allargamento della base clienti. Sono in corso di valutazione eventuali opzioni strategiche nell’ottica di massimizzazione del valore.

Nonostante il contesto di mercato ancora difficile e complesso, Saipem ha acquisito numerosi nuovi contratti in tutti i settori di attività, in particolare nell’Engineering & Construction Onshore e Offshore. Il valore dei nuovi contratti, pari a 8.753 milioni di euro, è in aumento del 18,3% rispetto al 2017, grazie a significative acquisizioni di nuovi progetti principalmente in Medio Oriente, nel Mediterraneo e in Estremo Oriente. Il portafoglio ordini a fine 2018 si attesta a 12.619 milioni di euro. Tale valore non include i contratti da eseguire in joint venture per un ulteriore importo di 1.844 milioni di euro.

È proseguito, inoltre, il trend di riduzione dell’indebitamento: la posizione finanziaria netta a fine 2018 si è attestata a 1.159 milioni di euro, rispetto ai 1.296 milioni di euro di fine 2017. Tale riduzione si è ottenuta nonostante l’investimento nel nuovo mezzo navale Saipem Constellation.

Caio e Cao hanno poi ricordato che Saipem ha da sempre una radicata vocazione alla sostenibilità, che si fonda in primis sul valore che diamo alle nostre persone e alle loro competenze, oltre che sulla capacità di attrarre nuovi talenti, sul contributo allo sviluppo e all’occupazione delle risorse locali e sul rispetto e promozione dei diritti umani, sia per i nostri dipendenti che lungo tutta la catena di approvvigionamento. Tale impegno si è ulteriormente rafforzato a livello internazionale con l’adesione al Global Compact delle Nazioni Unite e ha migliorato l’apprezzamento degli stakeholder finanziari internazionali, che hanno confermato l’inclusione di Saipem negli indici Dow Jones Sustainability e FTSE4Good.

Guardando al futuro, il portafoglio ordini a fine 2018, abbinato alle previsioni sulle offerte commerciali in corso, consente di prevedere ricavi di circa 9 miliardi di euro per l’esercizio 2019, con una marginalità a livello di EBITDA adjusted superiore al 10%. Gli investimenti tecnici sono previsti attorno ai 500 milioni di euro, mentre il debito netto è previsto attestarsi a circa 1 miliardo di euro a fine 2019.

L’Assemblea ha inoltre autorizzato il compimento di atti interruttivi della prescrizione dell’azione di responsabilità nei confronti dell’ex AD, Umberto Vergine, in carica dal 2010 al 2015, imputato con l’accusa di manipolazione di mercato e false comunicazioni al mercato in un processo del tribunale di Milano.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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