(Teleborsa) – cambia di nuovo le carte in tavola per chi vuole volare con lei e la notizia non piace né ai viaggiatori né alle associazioni a difesa dei consumatori. La compagnia low cost ha modificato per l’ennesima volta le tariffe e le regole sui bagagli aggiungendo una nuova tipologia di servizio per il trasporto di questi a bordo. Nel dettaglio, l’opzione new entry che crea confusione e rischia di creare costi aggiuntivi imprevisti ai clienti, implica la possibilità di acquistare il trasporto di un secondo bagaglio da 10 chilogrammi che deve essere registrato e consegnato al banco check-in con una tariffa da 10 a 12 euro e che, se acquistata direttamente al gate, può aumentare fino a 25 euro.
Al contempo i passeggeri che hanno optato per un biglietto priorità, (ormai la maggioranza visto che l’ordinario implica la possibilità di imbarcare solo un bagaglio delle dimensioni di una borsa da spalla) devono maggiorare il costo del biglietto base dell’offerta di 6 o 12 euro in base ai casi. Ogni servizio inoltre non è rimborsabile.
A denunciare all’Antitrust il contorto meccanismo è Altroconsumo che, da ormai settembre 2018, è in aperta battaglia contro il colosso dei cieli irlandese. Già a febbraio di quest’anno è infatti arrivata la prima sanzione di 3 milioni di euro da parte dell’Autorità per Ryanair, poi sospesa dal Tar. La prossima udienza è fissata per il 2 ottobre.
Nonostante queste perdite di quota nel confronto con le istituzioni e le associazioni di categorie, il titolo della Compagnia vola senza perturbazioni acquistando, nella giornata di oggi, il 3,78% e portando il valore dell’azione a 10,44 euro.