(Teleborsa) – Incrementare la capacità complessiva dell’interporto Quadrante Europa, intercettare sempre più volumi di traffico merci a favore del trasporto combinato gomma-ferro e rafforzare la funzione strategico-logistica dello scalo di Verona grazie alla realizzazione del nuovo Quarto Modulo in linea con tutti gli standard europei.
Sono questi gli obiettivi del progetto di potenziamento infrastrutturale illustrato a Verona dall’Amministratore Delegato e Direttore Generale di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane) Maurizio Gentile e dal Presidente del Consorzio ZAI Matteo Gasparato, alla presenza dell’assessore ai Lavori Pubblici, Infrastrutture e Trasporti della Regione Veneto Elisa De Berti e del Sindaco di Verona Federico Sboarina.
Il principale intervento per il potenziamento di Quadrante Europa passa dunque dalla realizzazione del nuovo Quarto Modulo, attrezzato con cinque binari lunghi 750 metri – standard europeo di lunghezza dei treni merci -, gru a portale e aree di stoccaggio con un investimento, comprensivo del potenziamento della stazione ferroviaria, di circa 59 milioni di euro.
Gli interventi permetteranno di aumentare la capacità complessiva del terminal intermodale di Verona Quadrante Europa e di rispondere alla crescente domanda di trasporto combinato ferroviario, destinata ad aumentare con il completamento e l’entrata in esercizio della Galleria di Base del Brennero, nonché con lo sviluppo dell’AV/AC verso Est.
Il progetto è particolarmente importante se si guardano ai numeri dell’interporto Quadrante Europa che interseca i Corridoi ferroviari europei TEN-T Scandinavo-Mediterraneo e Mediterraneo e rappresenta uno snodo fondamentale sia per la direttrice Nord/Sud (attraverso il valico del Brennero), sia per i collegamenti Est/Ovest, principale asse di sviluppo delle imprese italiane che esportano nell’Est Europa.
Nel 2018 sono transitate a Quadrante Europa circa 28 milioni di tonnellate di merci, di cui ben 8 milioni via treno: circa 16.000 i treni annui, con una media di quasi 60 treni al giorno.
L’Italia esporta il 70% delle proprie merci verso l’Europa e la maggior parte verso i paesi nordici e quindi soprattutto attraverso il Brennero lungo il Corridoio Scandinavo-Mediterraneo, che è il principale asse di collegamento dell’Italia con il resto d’Europa. Il Brennero è il 1° valico alpino, con un traffico maggiore della somma dei traffici dei valichi con la Francia e la Svizzera: vi transita il 10,5% degli scambi commerciali totali Italiani.
Obiettivo finale del progetto è promuovere l’integrazione fra la rete ferroviaria, gli interporti e i porti, condizione necessaria per ottenere la massima sinergia nella logistica del trasporto delle merci in un’ottica di massima sostenibilità e in linea con gli obiettivi stabiliti dal Libro Bianco dei Trasporti dell’Unione Europea: trasferire il 30% del trasporto merci oltre i 300 km su ferro entro il 2030 e il 50% entro il 2050.
Anche per questo, a cofinanziare il progetto “Veneto Intermodal” presentata da un consorzio guidato da Consorzio ZAI Interporto Quadrante Europa, con i partner Rete Ferroviaria Italiana, Regione Veneto e Autorità di Sistema Portuale del Mar Adriatico Settentrionale, c’è anche l’Unione Europea. Il completamento delle opere è previsto nel 2026.
“L’impegno primario di Rete Ferroviaria Italiana è quello di individuare le azioni più efficaci per lo sviluppo della rete, procedendo secondo una logica coerente e di sistema”, ha dichiarato Maurizio Gentile.
“Stiamo lavorando con tutti gli attori in gioco per far sì che il sistema di trasporto del Paese possa accogliere nel migliore dei modi le opportunità che deriveranno dall’apertura della Galleria di Base del Brennero, nel 2028, nonché dall’avanzamento verso Est dell’Alta Velocità/Alta Capacità”.
“Inoltre – conclude Gentile – i nostri programmi di investimento per il trasporto merci ( circa 4 miliardi di euro) prevedono molteplici interventi su tutte le linee che afferiscono ai Corridoi Europei, con adeguamenti del modulo, della sagoma limite e del peso assiale, in modo tale da rendere il sistema italiano perfettamente integrato con il nostro mercato domestico di riferimento, l’Europa”.