(Teleborsa) – L’Inps ha inviato oltre 500mila sms (519.586 per la precisione) per avvisare i beneficiari del reddito o pensione di cittadinanza che è necessario integrare le domande presentate lo scorso marzo. Più di una famiglia su due (in totale quelle beneficiarie del sussidio sono 976.852) dovrà svolgere questo adempimento entro il 21 ottobre, altrimenti la prestazione verrà sospesa. In 114.352 hanno già risposto all'”ultima chiamata”, ma restano più di 400 mila famiglie. Le più a rischio sono le circa 54 mila famiglie di extracomunitari.
Le prime domande sono state presentate, a partire dal 6 marzo 2019, utilizzando un modello che è stato successivamente cambiato, stabilendo però che, per le domande già accolte secondo il decreto originario, ci fosse un periodo transitorio di sei mesi durante il quale l’assegno sarebbe stato pagato. Dopo i percettori avrebbero dovuto integrare la domanda.
L’Inps ha dunque inviato gli sms richiamando i destinatari a soddisfare le nuove richieste entro la data del 21 ottobre, precisa l’Istituto, entro la quale sarà possibile l’elaborazione nei tempi utili per la liquidazione della rata di reddito e pensione di cittadinanza spettante per la mensilità di ottobre.