(Teleborsa) – Negli ultimi mesi non si è fatto che parlare di Reddito di Cittadinanza, una delle due misure totem del Governo gialloverde (l’altra è Quota 100 sul fronte pensioni), fortemente voluta dal Vicepremier Luigi Di Maio per provare a contrastare il vero nemico dei nostri tempi: la povertà.
Adesso che il Reddito di Cittadinanza è entrato nel vivo si possono tirare le prime somme. Ad oggi, la parola d’ordine sembra essere meno: va segnalato, infatti, che lo hanno richiesto meno persone di quanto si era previsto immaginando una corsa folle al beneficio che nei fatti non c’è stata.
Una bella fetta della platea dei poveri, stimata ufficialmente in 5 milioni, sembrerebbe dunque aver preferito girare a largo da controlli e accertamenti vari, necessari per accedere alla misura.
La media reale dell’importo, infatti, si aggira intorno ai 500 euro. Lo dicono i primi dati Inps. Non dunque, la famosa cifra di cui si era fatto un gran parlare. 780 euro, a scalare. Ecco la chiave: da tenere bene a mente che dalla somma bisognava appunto scalare l’importo di ogni altra misura di welfare di cui si gode e di altre forme di assistenza pubblica.
BENEFICIARI DELUSI – Per questo, 780 euro al mese sono finiti in tasca di appena uno su cinque di quelli che hanno ottenuto il Rdc. La netta maggioranza, il 58 per cento dei beneficiari ad oggi ha visto un sostegno tra i 400 e i 500 euro mensili. Un sette per cento dei beneficiari, addirittura, ha avuto un Rdc pari a 40/50 euro mensili. Tridico, Presidente Inps, ha però precisato: “solo 30 mila persone”.