(Teleborsa) – Continua a calare la produzione industriale. Nel mese di ottobre l’indice della produzione industriale ha fatto registrare una contrazione dello 0,3% rispetto a settembre e di ben il 2,4% rispetto allo stesso mese del 2018 segnando l’ottavo calo tendenziale consecutivo. È quanto rileva – in una nota – il Centro Studi Promotor (Csp).
Facendo un confronto con il livello massimo ante-crisi dell’aprile 2008 il calo è di ben il 20,9%. Un dato che – per il Csp – non necessita di particolari commenti data l’importanza dell’attività manifatturiera nell’economia del nostro Paese. Definendo la situazione “decisamente preoccupante”, il Centro Studi sottolinea anche il rischio, già evidenziato dall’Istat, che il rallentamento dell’industria si estenda al settore dei servizi.
Il prodotto interno lordo ha fatto registrare nei primi tre trimestri tre incrementi congiunturali dello 0,1% e secondo il presidente del Centro Studi Promotor, Gian Primo Quagliano, “l’intero anno dovrebbe chiudere con un incremento dello 0,2% che assicura ancora una volta al nostro Paese il ruolo di Cenerentola nell’Unione Europea e non solo. Dall’azione del Governo – afferma Quagliano – non sono venuti finora segnali credibili che possano far ritenere imminente l’adozione di una politica di rilancio dell’industria, dei servizi ed in generale dell’attività economica e il 2020 sarà quindi, con ogni probabilità, un altro anno (il tredicesimo consecutivo) su livelli di prodotto interno lordo inferiori al massimo del 2007, massimo già da molto tempo superato da molte economie avanzate”.