(Teleborsa) – Mai come oggi il lavoro, o meglio, le problematiche ad esso legato rappresentano un argomento centrale sull’agenda dei Governi a qualsiasi latitudine. Ed oltre che di grandissima attualità, sempre al centro del dibattito. Anche per questo, il 1 maggio, da un po’ di tempo a questa parte, con la crisi che fa la voce grossa in un contesto generale di diritti che vengono meno, i cui confini spesso appaiano meno definiti che in passato, assume un significato particolare e dall’alto valore simbolico.
Come sempre, cortei, manifestazioni e concerti in tutta Italia – il più rappresentativo il “Concertone” a Roma in Piazza San Giovanni in Laterano – ricordando le migliaia di vittime sul lavoro, piaga purtroppo in continua crescita.
Proprio pochi giorni fa, Franco Bettoni Presidente dell’Anmil (Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro), commentando i dati divulgati dall’Inail che certificano una crescita del 10% delle morti bianche nel 2018, ha sottolineato come stiamo assistendo ad uno “stillicidio quotidiano di morti e infortuni causati dal lavoro che prosegue senza soluzione di continuità creando sconcerto e dolore nelle famiglie, da nord a sud senza grandi differenze”.
RIDERS IN PIAZZA – Oggi per la prima volta la Festa del Lavoro vede protagonisti anche i Riders. “Inaccettabili sei mesi di silenzio dall’ultimo incontro al Ministero del Lavoro, vanno subito garantiti diritti e tutele ai Riders. Per questo condividiamo le ragioni della mobilitazione annunciata dai lavoratori del food delivery per il 1 maggio, una protesta che chiede in primis alle imprese di tener conto delle loro ragioni. Saremo in piazza anche per i loro diritti”. Ad affermarlo la Segretaria confederale della Cgil Tania Scacchetti.
Primo Maggio, dunque, Festa dei lavoratori, evento che celebra battaglie operaie combattute a metà del 1800 per la conquista di diritti e sicurezza sul luogo della prestazione d’opera, come l’orario di lavoro giornaliero fissato in otto ore: una richiesta che oggi appare normale ma del tutto rivoluzionaria nel 1855 in Australia, quando si propagò il movimento che lanciò appunto lo slogan “8 ore di lavoro, 8 di svago, 8 per dormire”.
LE ORIGINI – Una festa, questa del 1 maggio, che vede spuntare le radici nel lontano 1882. Siamo a New York: ad organizzarla l’Ordine dei Cavalieri del Lavoro (Knights of Labor), associazione che aveva visto la luce 13 anni prima. A partire dal 1884, lo stesso Ordine propose e approvò una risoluzione per rendere annuale la cadenza della festa. Ma l’episodio chiave che diede vita al primo maggio fu quello avvenuto a Chicago nel 1886.
LA RIVOLTA DI HAYMARKET – Quell’anno, infatti, ci fu la cosiddetta rivolta di Haymarket: il 3 maggio, alcuni lavoratori in sciopero di Chicago si diedero appuntamento ai cancelli della fabbrica di macchine agricole McCormick. Le forze dell’ordine, accorse per disperdere i manifestanti, spararono sugli operai, causando la morte di due di loro. Ne seguì una protesta contro la polizia, organizzata dagli anarchici locali che convocarono una manifestazione nei pressi dell’Haymarket Square per il giorno successivo, il 4 maggio. In quell’occasione, fu lanciata una bomba che uccise sei poliziotti, ferendone una cinquantina, con le forze dell’ordine che reagirono sparando ancora sulla folla.
IN EUROPA – La festività del primo maggio fu ufficializzata dai delegati socialisti della Seconda Internazionale riuniti a Parigi il 20 luglio 1889 e ratificata in Italia due anni dopo.
IL 1 MAGGIO IN ITALIA – Così nel nostro Paese la “celebrazione” venne istituita ufficialmente nel 1891. Mea i festeggiamenti in questa data vennero interrotti a partire dal 1924, durante il ventennio fascista, per essere anticipati al 21 aprile, quando diventò il “Natale di Roma – Festa del lavoro” (Il Natale di Roma è una festività laica legata alla Fondazione della Città).
LA STRAGE DI PORTELLA DELLA GINESTRA – Era una bella giornata quel 1° di maggio del 1947 a Portella della Ginestra, nell’entroterra palermitano, tra Piana degli Albanesi e San Giuseppe Iato. Quasi duemila tra contadini e braccianti di una Sicilia povera e disperata si erano dati appuntamento per celebrare la festa dei lavoratori. Durante il corteo, però, il bandito Salvatore Giuliano e i suoi uomini spararono sulla folla. I morti furono 14. Una strage il cui movente non è mai stato del tutto chiarito e i mandanti rimasti sconosciuti.
MATTARELLA, 1 MAGGIO ” A LAVORO” – Giornata intensa per il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella impegnato, tra l’altro, a conferire le Stelle del Lavoro a quanti si siano distinti positivamente nei loro ambiti occupazionali.
FEDERALBERGHI, 8 MILIONI IN VIAGGIO – Intanto, sta per concludersi il lunghissimo Spring Break iniziato con le festività di Pasqua e proseguito con il 25 aprile. Ma c’è ancora il tempo per un po’ di relax: saranno circa 8,1 milioni (+7,4%) gli italiani in viaggio per la Festa dei lavoratori. Di questi, 6 milioni (il 65,9%) hanno concentrato la vacanza appunto sul ponte del 1 maggio; 1,6 milioni (il 17,6%) hanno iniziato la vacanza a Pasqua; in 500 mila (il 5,5%) hanno incluso nel soggiorno 1 maggio e 25 aprile.