(Teleborsa) – Sono quasi 123mila, per la precisione 122,889, le domande presentate per andare in pensione con Quota 100, la misura totem (insieme al Reddito di Cittadinanza) del Governo gialloverde, fortemente voluta dal Vicepremier Matteo Salvini. Lo comunica l’Inps in una nota riportando i dati aggiornati al 23 aprile.
Cgil: nel 2019 coinvolta neanche metà della platea prevista- Dunque, la cosiddetta “Quota 100” (62 anni di età e 38 anni di contributi) prevista dalla legge di Bilancio per aver diritto alla pensione anticipata “sarà una misura che nel 2019 coinvolgerà 128mila persone“, ben 162mila in meno rispetto alla platea di 290mila persone stimata dal Governo, dice Ezio Cigna, responsabile della previdenza pubblica della Cgil nazionale, secondo il quale “la differenza è ancora più marcata se si prende a riferimento la platea prevista nel triennio. In questo caso, infatti, si stima che ‘quota 100’ coinvolgerà solo un terzo delle persone previste dal Governo, 325 mila invece di 973 mila”.
Per il dirigente sindacale questo coinvolgimento molto più basso rispetto alla platea prevista dal Governo determinerà un avanzo importante di risorse.
“Nel triennio per l’insieme delle misure previdenziali prese in esame non saranno utilizzati 7 miliardi e 200 milioni, dei 21 miliardi stanziati in Legge di Bilancio. Nel 2019, dei 3,968 miliardi stanziati dal Governo, non saranno utilizzati 1,6 miliardi, nel 2020 si prevede il mancato utilizzo di 2,9 miliardi e nel 2021 di 2,6 miliardi”.