(Teleborsa) – L’audizione svoltasi nel primo pomeriggio nell’Aula al secondo piano di Palazzo San Macuto, dal ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli davanti alla Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi, ha riservato un anteprima che prelude a un nuovo passaggio nell’intricato dossier Alitalia.
Il titolare del Mise, infatti, ha preannunciato la stesura e l’immediato invio di una lettera ai tre commissari della gestione straordinaria della compagnia, i quali a loro volta avevano palesato perplessità di fronte alla richiesta di ulteriore proroga rispetto alla presentazione dell’offerta vincolante, da parte di FS e Atlantia che dovrebbero sottoscrivere in forma paritetica la quota maggiore del pacchetto azionario (tra il 35 e il 37,5% a seconda della percentuale che il partner industriale, Delta Air Lines, deciderà di coprire).
Due ore dopo il termine dell’audizione, il Mise ha diffuso una notta in cui si indica la data del 21 novembre come nuovo termine per la presentazione dell’offerta vinolante. La concessione della proroga è subordinata alle seguenti condizioni “intervento diretto dei Commissari e immediato confronto con gli offerenti; una richiesta di aggiornamento quotidiano sullo stato di avanzamento dei lavori”.
Resta inteso che sia il Mise che i soggetti partner della cordata salva Alitalia dovranno ritrovarsi a condividere un iter conclusivo basato sulla certezza della partecipazione e soprattutto il piano industriale, in cui ricadono pure gli inevitabili esuberi. Si vuole evitare, inoltre, il ricorso a un ulteriore prestito ponte che appesentirebbe la nascita e lo sviluppo della Newco, esponendo il Paese alle contestazioni della UE.