(Teleborsa) – La vicinanza delle festività pasquali ai ponti di primavera mette il turbo al turismo. Saranno moltissimi gli italiani e gli stranieri ad approfittare dell’inusuale spring break per una vacanza nel nostro Paese: tra Pasqua, Pasquetta, 25 aprile e Primo Maggio sono attese 13,4 milioni di presenze dei vacanzieri nelle strutture ricettive, con una crescita stimata del +2,1% sul 2018. E a correre è soprattutto il sud (+3,4%). È quanto emerge dall’ indagine previsionale dei flussi turistici per la Pasqua 2019 condotta da Cst per Assoturismo Confesercenti su un campione di 2.325 operatori della ricettività, sia alberghiera che extra-alberghiera.
“L’ASSALTO” TEDESCO – La possibilità di allungare i giorni di riposo con i ponti fra aumentare i flussi di turisti italiani (+2%), ma a trainare la crescita delle presenze sono ancora una volta gli stranieri (+2,1%), in particolare tedeschi, all’assalto soprattutto delle località lacuali per passare un Ostern italiana. Flussi in aumento anche dalla Francia, dai Paesi Bassi, dal Belgio, dall’Europa orientale e dalla Cina. Stabili le presenze dai paesi scandinavi, Usa, Canada, Brasile e Russia; stime in calo, invece, per turisti giapponesi, indiani e inglesi.
La vicinanza tra Pasqua (21 aprile) e Festa della Liberazione ha contribuito a ridurre i viaggi “mordi e fuggi”: quest’anno la durata media dei viaggi si attesta sui 2,9 giorni. Superano le 3 notti nelle regioni del Centro Italia, mentre si fermano intorno alle 2,8 notti nelle altre aree nazionali. Con 3,2 notti di media, i soggiorni più lunghi sono attesi nelle località balneari e lacuali, mentre si fermano intorno alle 2,5 notti nelle aree termali e nelle città d’arte.
PROVE D’ESTATE – Continua la crescita delle vacanze culturali nelle città d’arte (+1,9%), ma stavolta senza il “tutto esaurito”, mentre – nonostante un meteo incerto – si fanno le prove per la stagione estiva, con una netta ripartenza di località marine (+3%) e laghi (+3,2%). La preferenza per le località balneari si riflette anche sull’area geografica. A crescere di più sono infatti le regioni del Sud e delle Isole (+3,4%: +3,9% di italiani e +2,7% di stranieri) e del Nord Est con il +2,3% (+1,9% di italiani e +2,5% di stranieri).