(Teleborsa) – Non c’è nessuna necessità né sono allo studio misure di finanziamento di alcun tipo, tanto meno emissioni di titoli di Stato di piccolo taglio, per far fronte a presunti ritardi dei pagamenti da parte delle Pubbliche Amministrazioni (PA) italiane. Lo assicura il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), che ha mandato una precisazione in merito per via di quelle che definisce “ingiustificate preoccupazioni e le critiche, evidentemente espresse sulla base di elementi che non tengono conto dei dati aggiornati pubblicati dal MEF”.
I tempi di pagamento della PA sono in costante miglioramento, assicura il dicastero di via XX settembre a Roma: nel 2018 sono state pagate circa 20 milioni di fatture con in media 1 giorno di anticipo rispetto ai tempi di legge.
Risultanti incoraggianti: solo due anni fa i giorni di ritardo erano 16. Sono dati medi ma indicano uno sforzo notevole, sia pure con ovvie differenze sia per comparti sia per aree territoriali.