(Teleborsa) –
Nel dettaglio, le vendite nette, pari ad 317,5 milioni di euro appaiono in sostanziale stabilità rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente (-0,9%) e l’EBITDA rettificato risulta pari a 25,1 milioni di euro con un’incidenza del 7,9% su queste. La diminuzione rispetto al primo trimestre del 2018 è in linea con le attese. Il risultato prima delle imposte rettificato è pari ad 7,6 milioni e riflette linearmente la diminuzione dell’EBITDA.
La Posizione finanziaria netta rettificata risulta pari a 445,4 milioni mentre prosegue il miglioramento del profilo finanziario grazie alla diminuzione del livello delle scorte: il gap dell’indebitamento rispetto al medesimo periodo all’anno precedente è infatti passato da 105,6 milioni registrati ad Ottobre 2018, a 57,8 milioni di fine Gennaio 2019, fino a raggiungere i 21,9 milioni di euro attuali. In seguito alla pubblicazione dei risultati del 2018, è ripreso in modo positivo il confronto con le banche per l’estensione del
Per quanto riguarda infine la prima applicazione del principio contabile IFRS16 in questa trimestrale, questi determina un impatto positivo per 43,3 milioni sull’EBITDA ed un impatto di 896,1 milioni sulla posizione finanziaria netta. Tale principio contabile, volto a valorizzare tra gli asset il diritto di usufruire dei beni in locazione, e tra le passività il relativo impatto sulla posizione
finanziaria, non considera la valenza delle clausole di diritto di recesso a favore di OVS che riguardano circa il 99% dei
contratti in essere. Del totale ammontare delle passività, pari ad 896,1 milioni, solo circa 116 milioni corrispondono a passività per
canoni dovuti ante possibilità di recesso.