(Teleborsa) – Alla fine di una lunga maratona notturna sugli ordini del giorno, la manovra 2020 da 32 miliardi ha tagliato il traguardo, facendo lo slalom tra proteste e polemiche. Dopo la fiducia nel pomeriggio, il via libera definitivo della Camera al provvedimento è arrivato a tarda notte con 312 voti a favore e 153 contrari.
Detratti i 23,1 miliardi di euro per disinnescare gli aumenti dell’IVA – piatto forte del ricco menù– tra gli interventi principali di spesa tre miliardi per un primo intervento per il taglio del cuneo fiscale, 600 milioni in più per la famiglia per sostenere le spese degli asili nido e gettare le basi del futuro assegno unico. Green New Deal e Industria 4.0 sono invece le direttrici di sviluppo della Legge di Bilancio 2020. Pilastri dell’impianto anche l’abolizione del superticket sanitario e la lotta all’evasione da raggiungere attraverso incentivi all’utilizzo dei pagamenti elettronici.
Gualtieri: maggioranza solida, ora taglio del cuneo – “I voti dimostrano che la maggioranza è solida, ora le riforme”. Queste la parole del Ministro dell’Economia Gualtieri al TG5 che, nel ribadire quanto di buono fatto fin qui dall’esecutivo, guarda al futuro. “Abbiamo scampato l’aumento dell’Iva per l’anno prossimo, non era scontato. La prossima manovra eliminerà completamente le clausole di salvaguardia dell’Iva”, ha aggiunto. “Abbiamo stanziato 3 miliardi per ridurre le tasse sul lavoro. Da gennaio ci sederemo con le parti sociali per decidere come utilizzare al meglio le risorse stanziate” per il taglio del cuneo fiscale “e per avviare un grande lavoro di riforma del sistema fiscale a partire dal 2021 e rendere il nostro fisco più semplice, più giusto e ridurre la pressione fiscale sul lavoro, sui redditi medi-bassi e sull’impresa”.