(Teleborsa) – La tutela dell’ambiente è ormai uno dei temi principe di politica ed economia mondiale. Da tutte le parti del mondo, in maniera trasversale, la salvaguardia del pianeta è divenuta prerogativa di governi, imprese, fondi di investimento e cittadini. Attenta alla tematica anche l’industria delle automobili che, per andare verso questa direzione, ha implementato in maniera considerevole l’utilizzo di materiali come il litio, il nichel e, dopo lo scandalo del Dieselgate, anche del Palladio.
I prezzi di questo metallo hanno infatti toccato un nuovo massimo questa settimana, raggiungendo 1.665,60/oz intraday. Secondo Metal Focus “per sette anni consecutivi si è registrato un deficit di approvvigionamento di palladio e la previsione per quest’nno è di una continuazione di questa disparità tra domanda e offerta”.
“La domanda per il metallo, usato anche per ridurre l’inquinamento da automobili, è aumentata negli ultimi anni ed è probabile che continui questa tendenza, dato che gli standard ambientali si stanno restringendo in tutto il mondo”, continua il report.
A preoccupare gli esperti anche le trattative salariali in corso in Sudafrica e i rischi di sciopero che si ipotizzano in aumento. “Con quasi il 40% dell’offerta mineraria proveniente proprio dal paese africano, ciò rappresenta un rischio materiale per le forniture globali. Le scorte di palladio in superficie potrebbero scendere a 12,9 milioni di once, fornendo solo 14,4 mesi di copertura della domanda . Ciò che sorprende – conclude Metal Focus – è che il posizionamento speculativo nei futures in palladio non è elevato. A differenza di altri metalli preziosi, dove il posizionamento è aumentato sensibilmente negli ultimi mesi, il posizionamento sul palladio sembra sotto controllo. Ciò indica che i recenti aumenti dei prezzi sono stati spinti più dalla stretta dell’offerta e meno dalla domanda degli investitori”.