(Teleborsa) – Le tensioni tra Stati Uniti e Cina faranno aumentare i rischi di recessione e rallentare l’economia statunitense. Stando a quanto prevedono gli economisti del National Association for Business Economics (Nabe) la crescita del Pil del 2019 arriverà a toccare solamente il 2,3%, risultando in calo rispetto al +2,9% del 2018. A giugno le previsioni del Nabe per l’anno in corso erano state più rosee, ipotizzando una crescita del 2,6%.
Per il 2020, l’attesa si attesta invece ad un +1,8%.
Gli economisti infatti suppongono che se la situazione di contrasto commerciale in essere tra Pechino e Washington non dovesse concludersi in fretta il rischio di recessione si alzerebbe vertiginosamente. Nel dettaglio gli esperti calcolano tale ipotesi con un 24% di possibilità che si verifichi entro la metà del 2020, un 47% di possibilità che avvenga entro la fine del prossimo anno e un 69% di possibilità di una recessione entro la metà del 2021.
Per evitare la recessione gli economisti suggeriscono ulteriori tagli del costo del denaro da parte della Banca Centrale statunitense.