(Teleborsa) – Il capitolo Alitalia ha fatto tappa alla Commissione Trasporti della Camera, dove il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, ha svolto la sua audizione replicando di fatto quanto emerso dall’incontro del giorno precedente con i rappresentanti sindacali. Nessuna intenzione di regalare la compagnia aerea a Lufthansa, nè di uscire dalla alleanza SkyTeam.
Parole da cui consegue che il partner industriale privilegiato con cui proseguire il confronto resta Delta Air Lines, rimasta alla finestra ad assistere al fallimento della cordata che l’avrebbe vista coinvolta e all’avanzare della proposta solo commerciale di Lufthansa che in ogni caso comporterebbe per Alitalia l’uscita dall’attuale “Alleanza Globale” di cui fanno anche parte, tra gli altri, Air France-KLM, Aerolineas Argentinas, Korean Air, Aeroflot, China Airlines, China Eastern e China Southern.
Accordo con Lufthansa che in ogni caso comporterebbe, invece, l’adesione a “Star Alliance”, la più grande alleanza globale di compagnie aeree del mondo con sede a Francoforte sul Meno, in Germania, fondata il 14 maggio 1997 appunto dalla compagnia tedesca e dall’americana United Arlines.
Nella sua audizione, Patuanelli ha spiegato che non ci saranno interventi pubblici a fondo perduto, dichiarando di ritenere che Alitalia possa riuscire a stare sul mercato e fare utili, precisando che non è il costo del personale a determinare le perdite di gestione. Il ministro ha anche rilevato che “alcune rotte andrebbero riviste, non avendo un valore elevato ma un costo elevato”.