(Teleborsa) – Torna la luce sullo Stretto di Messina: questa sera tornerà ad essere illuminato dal pilone di Torre Faro. Alle 21, dopo oltre 6 anni, sarà di nuovo rischiarato da uno dei 5 tralicci monumentali ed elettrici più alti al mondo, con i suoi 232 metri d’altezza.
I dati significativi sono principalmente la riduzione di anidride carbonica che passa da 116.800 kg/anno a 6.351 kg/anno e la spesa annua, che da 35 mila euro passerà a meno di 2 mila euro.
“La sua realizzazione è stata connotata da un forte impatto simbolico oltre che monumentale. Il Paese usciva dalla guerra e la voglia di ricominciare era più forte delle evidenti problematiche legate alla ricostruzione economica e sociale.
La nostra Amministrazione riaccende i riflettori su Torre Faro, consegnando un impianto con una notevole riduzione sia in termini di impatto ambientale che di spesa”, sottolinea il sindaco di Messina, Cateno De Luca che continua “stiamo dando il massimo per far rinascere il territorio, vogliamo dare un piccolo segno di discontinuità con il passato riaccendendo nei cittadini la fiamma della speranza, per ribadire che possiamo uscire dalle sabbie mobili in cui era precipitata la comunità”.